Padovan sull’ex Juve Pirlo: “Non credo che diventerà un grande allenatore”

Padovan ha parlato della firma dell'ex Juve Pirlo per la panchina della Samp: per il giornalista una giusta tappa per provare a ripartire

La nuova Sampdoria ha affidato ad Andrea Pirlo la guida della squadra per il prossimo campionato di Serie B. Per il Campione del Mondo 2006 e leggenda di Milan e Juventus, si tratta di un ritorno su una panchina italiana dopo l’esperienza in bianconero di due anni fa. Sull’esperienza in panchina di Pirlo ha parlato anche Giancarlo Padovan nel suo editoriale per calciomercato.com. Il giornalista, pur non dichiarandosi un suo grande estimatore nel ruolo di allenatore, riterrebbe corretta l’idea di ripartire da una realtà come la Sampdoria. L’ex direttore di Tuttosport ha esordito così: “Non mi sorprende la carriera all’incontrario di Andrea Pirlo. Ha cominciato da una grande, è stato fermo un anno, è andato in Turchia, adesso rientra alla Sampdoria in serie B. C’è chi mi dice: non è l’unico. Prendi, per esempio, Filippo Inzaghi. Ma non è così: Inzaghi aveva allenato la Primavera, vincendo pure, prima di salire nel Milan della Serie A. Pirlo no”.

Pirlo e la nuova gavetta

Il giornalista ha proseguito così la sua disamina sull’ex tecnico della Juventus: “Pirlo ha cominciato dal tetto senza alcuna esperienza, nemmeno tra i pulcini. Adesso sta tornando indietro. Ho sempre creduto, e ancor di più credo oggi, che Pirlo non sia un grande allenatore, né che lo diventerà. Così come penso che affidargli una Juventus vincente, e ancora dotata di Ronaldo, sia stata una delle scelte più incomprensibili di Andrea Agnelli. Questo quando ancora si credeva in odore di santità calcistica. Tuttavia constatare, a dispetto delle sue ambizioni, che Pirlo ha capito che una gavetta o un’esperienza vanno fatte e sono per tutti irrinunciabili. Va ascritto a suo merito. Non so che idea di calcio abbia sviluppato. Non so se raggiungerà l’obiettivo della Serie A (la Sampdoria viene da un’annata terrificante e partirà comunque da un meno quattro). Ma so che la Serie B è da anni quel campionato-laboratorio all’interno del quale crescono e prosperano i tecnici con maggiore inventiva, metodo, costrutto e, perché no, anche fantasia”.

La possibile rinascita dell’ex Juve

Infine, Padovan ha concluso: “Alla Juve, Pirlo ne ha avuta fin troppa (di fantasia ndr) con sistemi di gioco spesso sconclusionati e interpreti. Vedi la meteora Frabotta, non all’altezza. Però in B si può provare e rischiare di più perchè il campionato è lungo, volubile, strano e, a volte, del tutto incomprensibile. Se saprà portare in serie A la Sampdoria (ripeto: si è preso un brutto osso da masticare), Pirlo potrà ricomiciare a guardare in alto. Perchè il merito non si discute. Si esalta e basta”.