Intervistato da Tuttosport l’ex Juve Patrice Evra ha detto: “La prima parola che mi viene in mente è miracolo. Ma non è così, sarebbe riduttivo. Il lavoro svolto da Max Allegri è stato strepitoso. S’è rimboccato le maniche e ha tirato fuori dal suo cilindro una squadra compatta, solida, aggressiva, combattiva, irriducibile. Lotta scudetto? E meno male! Perché la Juve è la Juve, ha il tricolore nel suo dna“.
Sul gioco dei bianconeri: “Queste sono critiche che molti tifosi muovono ad Allegri. Ma io ribadisco un concetto appreso proprio da Max: per lo spettacolo e il divertimento basta andare al circo, per i tre punti basta tifare Juve fino alla fine. La classifica è fatta di punti da mettere in cascina, non di “numeri” da prestigiatore. All’Inter temono la Juve, sanno che è forte. Me l’ha detto qualche giocatore ma non farò mai i loro nomi, neppure sotto tortura“.
Chiosa finale sui nerazzurri: “I punti di distacco in classifica sono appena due. E sono già passate 15 giornate. Non è azzardato né affrettato tirar giù i primi bilanci. I valori fra le prime due sono molto livellati, equilibrati. L’Inter ha il miglior attacco e la miglior difesa, la Juve la seconda miglior difesa. I nerazzurri vanno sovente a bersaglio con Lautaro Martínez che è il loro terminale offensivo e il capocannoniere della A con 14 reti mentre i bianconeri sono già andati a segno con 11 giocatori diversi anche se il centravanti Vlahovic ha firmato 5 gol e Chiesa uno in meno. Ma Gatti ne ha tre ed è il difensore più prolifico del campionato. Due stili di gioco diversi ed egualmente efficaci. Lo scontro diretto di poche settimane fa, terminato 1-1, non ha mostrato differenze clamorose fra le due squadre”.