In merito all’attualità in chiave bianconera, la nostra redazione ha intervistato telefonicamente in esclusiva Roberto Tricella, calciatore della Juventus tra il 1987 e il 1990.
La Juve ha fatto la scelta giusta nel confermare Allegri?
“Secondo me sì, perché – con tutto quello che è successo – ha gestito la situazione al top. Senza penalizzazione, i bianconeri sarebbero stati secondi, dietro al Napoli. E poi la vogliamo dire una santa verità una volta per tutte?”.
Prego.
“Si parla tanto dell’allenatore, ma dei calciatori facciamo finta di niente? Allegri non ha avuto praticamente mai a disposizione Chiesa e Pogba e, per metà anno, Di Maria non c’è stato. Per cui consideriamo anche tutto il quadro completo…”.
A proposito di calciatori: Vlahovic è un fuoriclasse da trattenere a tutti i costi oppure è un profilo cedibile?
“Tutti i calciatori sono cedibili, a parte i Messi e i Ronaldo del passato. Vlahovic non è un campione, ma ha dalla sua di essere molto giovane, con ampi margini di miglioramento davanti. Vale la pena continuarci a investire”.
Vale anche la pena insistere con Pogba?
“Per forza, ha un contratto ancora molto lungo. E poi, alla fine, è stato solo penalizzato dagli infortuni. La sua classe non è in discussione. Occorre tuttavia una sua valida riserva, perché a livello fisico non è più quello di una volta”.
Dovessi scegliere un giocatore su cui alla Juve converrebbe puntare?
“Direi Frattesi del Sassuolo. Mi piace perché è un centrocampista completo. Ha tutto. Sa impostare, è intelligente tatticamente e sa inserirsi nel momento giusto. Mi ricorda Barella. Per citare uno del passato, lo accosto invece a Tardelli”.
Dopo una stagione così complicata, prevedi che la Juve possa essere competitiva per lo scudetto?
“Mi chiedo perché no. La Juve ne ha vinti nove di fila, le altre cosa dovrebbero dire, che non hanno vinto per anni e che, tuttavia, vengono elogiate da tutte le parti? Secondo me, con le giuste motivazioni, i bianconeri possono fare una stagione importante, stupendo tutti gli scettici, io ne sono sicuro”.