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di Fabio Marzano
TORINO – Siamo alla vigilia di quella che sarà la sfida di recupero tra Juventus e Napoli e in ballo ci sono tre punti pesantissimi per il proseguo della stagione di entrambe le squadre. Ad analizzare quello che sarà il big match dell’Allianz è stato il grande ex giocatore azzurro Fabiano Santacroce che, ha cortesemente rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni.
Che partita ti aspetti domani considerando il momento delicato che sta vivendo la Juve?
“Sarà una partita sicuramente molto dura. Se la Juve non riesce a tirar fuori il carattere che l’ha contraddistinta in questi ultimi 10 anni credo che sarà difficile. E’ il primo anno dove si vede una Juve senza l’identità che ha sempre avuto, quella che gli ha permesso di portare a casa ogni tipo di partita, sia nei momenti facili che in quelli difficili. Quest’anno questa cosa è venuta spesso a mancare”.
La Juve domani si presenta nonostante i 3 positivi, pensi che sarebbe stato giusto rimandarla?
“Per me la questione in se per se è stomachevole. Gia all’andata la partita doveva essere giocata, poi per via di altri organi che si sono messi in mezzo non si è disputata. Vedendo gli ultimi avvenimenti se fosse rinviata non ci sarebbe nulla di male, anzi, bisogna sempre tutelare la salute come prima cosa. E’ stata la causa del momento no del Napoli, perche dopo quella partita ci fu un pò di rottura e questo campionato bisognava normalizzarlo il piu possibile. Se ci sono delle regole bisogna cercare di metterle in atto anche se capisco che è veramente un casino perche ogni organo ha un regolamento diverso. E’ un campionato strano e verrà deciso anche da chi ha avuto meno o piu positivi”.
Si pensa che questa sia l’ultima stagione di Chiellini con la Juve. Quanto perdono i bianconeri senza di lui?
“Uno come Chiellini è difficilissimo da sostituire. E’ l’ultimo marcatore puro rimasto in Italia e uno che riesce ad annullarti le giocate nella maniera in cui lo fa lui è inimitabile, non ce ne sono come lui al momento. Sarà sicuramente una perdita grossa però credo che De Ligt sia il suo degno erede e la Juve lo ha gia”.
Pensi che la Juve rischia seriamente il quarto posto?
“Rischia per molte dinamiche. Io sono quello che quest’ anno gli allenatori li salverebbe tutti, perchè è impossibile cercare di capire quello che possono portare e dare alle loro squadre con un’annata del genere. La Juve rischia cosi come rischia il Milan e come rischiano tutte. L’unica cosa positiva è che sicuramente assisteremo ad un finale emozionante per quel che riguarda la lotta Champions”.
Che idea ti sei fatto sulla posizione di Pirlo e Gattuso, saresti favorevole alla loro riconferma?
“Io sarei favorevole per entrambi. Pirlo è un allenatore nuovo, al primo anno e sicuramente vuole far vedere il gioco che sta tentando di imporre. Non c’è riuscito per via di molti fattori che hanno compromesso la situazione. Gattuso uguale, ci sono state alcune situazioni che hanno rallentato il cammino del Napoli perche gli sono mancati tanti giocatori importanti. Senza Mertens ad esempio cambia molto, la gente magari si focalizza solo sui gol che fa ma sono proprio i movimenti che fa, il senso di posizione e la fase difensiva, il fatto di trovarsi sempre al momento giusto al posto giusto e fa giocare bene la squadra. E’ indispensabile per il Napoli”.
Credi nel ritorno di Allegri?
“Io Allegri non lo avrei mai cambiato. Un’allenatore che ti vince i campionati, che vince le coppe e che arriva due volte in finale di Champions come fai a cambiarlo? Cosa c’è da cambiare?. Vincere la Champions è la rovina dei tifosi perche pensano solo a quello, però la Juve è una squadra che vince il campionato ormai da 10 anni. In Europa ci sono squadre che spendono fior e fior di milioni da anni e non sono ancora riuscite a vincerla, è un terno al lotto e non si può pensare solo a questo. Allegri secondo me era quello che piu riusciva a stare in questo contesto, proprio nella mentalità Juventus piu rappresentativo di lui non c’era. Se prendi Sarri e non gli dai il tempo di imporre il suo gioco non serve a nulla, a un certo punto non devi pensare tanto al punto di vista tattico ma anche a gestirle le partite perche quando ne hai molte di fila, non hai neanche il tempo di preparare bene. Allegri nel saper gestire il gruppo era un fenomeno. Bisogna prendere una scelta ma che sia quella e basta, come ho detto prima se prendi Sarri devi credere nel progetto Sarri, perche se la Juve avesse iniziato a giocare come giocava il Napoli di Sarri, con quei campioni non ce ne sarebbe stata per nessuno“.
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