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di Carlo Pranzoni
La stagione della Juventus si è conclusa con la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, unita alla conquista di Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Ciò non è però bastato ad Andrea Pirlo per guadagnarsi la conferma sulla panchina bianconera, visto che la società ha poi deciso di richiamare Massimiliano Allegri alla guida della squadra. Una squadra che, dal prossimo anno non potrà più contare sull’apporto di Gigi Buffon, che ha deciso di interrompere la propria militanza all’ombra della Mole per concludere la carriera con un’altra maglia. Di questo e altro ha parlato l’ex portiere della “Vecchia Signora” Michelangelo Rampulla in esclusiva per Juvenews.eu:
Rampulla, si aspettava il ritorno di Allegri?
Subito una domanda difficile (ride ndr.). Sinceramente no, immaginavo che la Juve avrebbe continuato per altre due o tre stagioni con Andrea Pirlo, visto che la scorsa estate era stata fatta questa scelta. La Juve aveva deciso di puntare su un tecnico senza esperienza e gli ha chiesto subito risultati che invece si chiedono ad allenatori un po’ più “maturi”. Decidere comunque di richiamare poi Allegri è stata la scelta più giusta da fare in un momento come questo. Il tecnico già conosce bene l’ambiente e ha già vinto tanto qui.
Quindi avrebbe continuato con Pirlo?
Pensavo avrebbe continuato, aveva bisogno di ancora qualche stagione. Che poi, nonostante tutto, è riuscito a portare a casa la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, oltre al quarto posto che vale la qualificazione alla Champions. Lo scudetto può sfuggire, non si può vincere sempre ogni anno.
La scelta di tornare al passato può essere vista come un fallimento del progetto degli ultimi anni?
Diciamo che il progetto non è andato a buon fine. Ma questa è un’ulteriore conferma di come il bel gioco sia fine a se stesso. L’importante alla fine sono sempre i risultati, se giochi bene e non vinci non hai fatto nulla. Che poi cos’è il bel gioco? Per me una bella giocata può essere un tunnel ad un avversario, un dribbling o un assist al compagno, non gli 800 passaggi in orizzontale fatti lontano dalla porta senza poi andare al tiro.
Quali mosse farebbe sul mercato? Cosa manca a questa Juve?
Ovviamente comprerei gente forte, poi per i nomi dipende sempre dalle richieste che farà il tecnico. Quello che è mancato quest’anno è stato forse un centrocampo di maggior livello, per quanto ogni giocatore, preso singolarmente, sia comunque molto forte. Poi farei anche qualcosa in attacco, si potrebbe aggiungere una prima punta al reparto visto che al momento c’è il solo Morata a disposizione.
Uno che a centrocampo è migliorato molto negli ultimi tempi è Rabiot.
Rabiot è sicuramente un ottimo giocatore. E’ sempre stato una grande promessa del calcio dai tempi delle giovanili del Psg, ma anche quando è poi arrivato in prima squadra. Ha grandi doti, una buona tecnica e un fisico sicuramente invidiabile. Accanto a lui, però, serve gente di un certo spessore per alzare il livello.
Parlando di portieri, cosa ne pensa di Donnarumma? Quale sarà la sua prossima squadra?
Donnarumma è seguito da Juve, Psg e Barcellona che sono tutte grandi squadre. Ha solo l’imbarazzo della scelta. Ovviamente farebbe comodo a tutte, è giovane ma ha già tanti anni di esperienza alle spalle e ancora tanti davanti. La Juve ha già Szczesny che è un portiere di livello, ma prendendo Donnarumma ti assicuri il portiere della Nazionale che ha davanti a sè un grande futuro. Con lui la porta sarebbe a posto per molti anni a venire.
Cosa pensa della situazione di Buffon? Per lui si è parlato anche di un possibile approdo al Real.
Eh Gigi ha 43 anni, ma sa di poter competere ad alti livelli ancora per qualche altra stagione. Qui parliamo di un fuoriclasse assoluto, che quando è sceso in campo ha dato sempre il suo apporto, senza mai riportare infortuni che sarebbero normali a quell’età. Fossi in lui andrei a fare un’esperienza in club estero ma per giocare, non andrei in una nuova squadra solo per fare il secondo portiere. Per quanto comunque l’ipotesi Real resta affascinante. Il Real rimane sempre una grande squadra.
Un suo parere sulla situazione legata alla Superlega?
Mi sembra che in questo caso si pensi solo al fattore economico. I grandi club si sono indebitati ed i soldi dell’UEFA evidentemente non bastano più. Si cerca quindi di andare a prendere soldi in altre situazioni, penso sia questo ora. Credo che se hanno voglia di fare qualche cambiamento dovrebberlo farlo all’interno della FIFA o dell’UEFA stessa. Credo sia tutto lì. Certe cose non dovrebbero cambiare poi sai, ognuno ha il suo pensiero sulla faccenda. Mi sembra però che si pensi sempre meno ai tifosi e più all’economia. Anche quando adesso un giovane tira due calci ad un pallone poi il suo valore balza subito alle stelle.
A proposito di tifosi, quanto è mancato il loro apporto alla Juve nell’ultima stagione?
Tanto, tantissimo. Le grandi squadre sono state penalizzate in qualche modo dalla presenza del pubblico, che ti dà sempre la carica in ogni momento. Anche squadre come Inter o Milan che hanno fatto un grande campionato. Speriamo ovviamente che la situazione possa migliorare in fretta e che i tifosi tornino il prima possibile negli stadi. Ma non solo per il calcio, ma proprio per un fatto di salute.
Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità mostrate in questa intervista.
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