Riguardo all’attualità in chiave bianconera e all’indirizzo trasversale che ha assunto il campionato italiano, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Massimo Orlando, opinionista Radio Rai e calciatore della Vecchia Signora nella prima parte della stagione 1990-1991.
Che tipo di Juve hai notato contro la Lazio?
“Contro la Lazio ho visto una Juve dominante e superiore in tutte le zone del campo. La partita è stata subito indirizzata dalla rete di Vlahovic nei primi 15’. Da lì, si è capito che avrebbe vinto la Vecchia Signora”.
La coppia Chiesa-Vlahovic è oggettivamente la migliore del campionato?
“È presto per dirlo, però si può candidare a essere una delle migliori del campionato perché uno completa l’altro. Dobbiamo tuttavia anche essere oggettivi in merito a alcuni temi…”.
Ossia?
“Io lo dico da quest’estate: la Lazio si è indebolita notevolmente rispetto alla scorsa stagione e il secondo posto del 2022/2023 è stato pressoché un miracolo. Quindi giusto riconoscere il valore della Juve, ma bisogna sottolineare con onestà anche questo dato”.
Quanto costerà alla Juve un’eventuale perdita sul lungo termine di Pogba, proprio come nella scorsa stagione (seppur per motivi differenti)?
“Moltissimo. Con Pogba, la Juventus diventa più forte al 50%. Condivido con Allegri: se sta bene, è un calciatore nettamente diverso dagli altri”.
Chi si contenderà lo scudetto?
“Io vedo la Juve un gradino sopra al Milan contro l’Inter, che è la favorita assoluta. Per me se la giocano bianconeri e nerazzurri”.
Quali fattori potrebbero propendere a favore della squadra di Allegri?
“L’Inter ha una rosa più completa e profonda. La Juve però deve preparare soltanto una partita a settimana: alla lunga, è un fattore che può incidere. Inoltre noto un rinnovato entusiasmo che non può che agevolare la Vecchia Signora nel suo campionato”.
