Riguardo alla roboante vittoria della Juventus contro l’Udinese, abbiamo raggiunto telefonicamente in esclusiva Enzo Bucchioni, giornalista e opinionista.
Si cercava qualcosa di nuovo e la Juve vista a Udine ha fatto vedere qualcosa di diverso, di netta rottura rispetto al passato…
“Si tratta di un netto cambio di passo rispetto al passato. Abbiamo visto, oltre al risultato soddisfacente, un pressing ben orchestrato a centrocampo e una linea difensiva alta, votata al recupero del pallone nell’immediato”.
Tutto sembrerebbe in controtendenza rispetto alla concezione calcistica allegriana, spesso a vocazione difensiva…
“Allegri, a mio avviso, ha capito che – se continuava dritto per la sua strada, non sarebbe più stato seguito dai suoi calciatori. Ormai i giocatori delle nuove generazioni sono cambiati: vogliono sempre vincere, cercando il dominio del campo e del gioco. È una questione di intercettazione di una nuova mentalità. O ti adatti, o rischi di rimanere tagliato fuori”.
Ma cosa potrebbe aver influito nel cambiamento della mentalità di Allegri? Lui è sempre stato fermo e risoluto sulle sue posizioni…
“Il fatto che, se continuava così, poteva avere contro buona parte dello spogliatoio e, a mio avviso, potrebbe aver rappresentato una svolta l’inserimento nello staff tecnico di Magnanelli, uno che ha lavorato con De Zerbi e che, per vocazione, è incline a un calcio più offensivo”.
Passiamo al versante tattico: Chiesa e Vlahovic rappresentano un tandem offensivo proponibile per tutto il campionato davanti? L’esterno azzurro tende a prediligere le progressioni lungo fascia da sinistra a destra…
“È vero, Chiesa è più un attaccante esterno, ma – tatticamente – può girare intorno a Vlahovic. Io poi penso personalmente una cosa…”.
Ossia?
“Ossia che il mercato della Juve in entrata potrebbe non essere finito qui. Arrivasse Berardi, la Juve giocherebbe con il 4-3-3 in pianta stabile”.
Carnevali sembra aver chiuso tuttavia le porte alla sua cessione…
“Carnevali fa il suo gioco, come ha sempre fatto, e lo sa fare molto bene, al fine di far lievitare il costo del cartellino. Però al Sassuolo conviene cedere Berardi: mentalmente, il calciatore non c’è più. Vuole cambiare. Inutile forzare all’ennesima potenza situazioni ormai giunte al capolinea. Già a gennaio dell’anno scorso era in procinto di trasferirsi alla Fiorentina, ma poi saltò tutto per le pretese economiche del Sassuolo. La società neroverde deve tener conto anche della componente motivazionale”.
A quali obiettivi stagionali deve ambire la squadra di Allegri?
“Senza coppe non mi nascondo e dico, senza mezzi termini, scudetto. La Juve se la vedrà contro l’Inter, seppur spoglia ancora di qualcosa in avanti, il Milan – molto intrigante a livello di idea tattica – e il Napoli, ancora lanciatissimo nel segno di Oshimen”.E intanto attenzione: c’è un giocatore che pur di andare via sarebbe pronto a mettersi fuori rosa! <<<