ESCLUSIVA, Mattei: "Alla Juventus latitano bel gioco e spettacolo"

ESCLUSIVA, Mattei: “Alla Juventus latitano bel gioco e spettacolo”

Thiago Motta, Juventus
Stefano Mattei ha parlato della Juventus vista sin qui in stagione: per il giornalista, servirebbe di più per ambire a qualcosa di importante

di Flavio Zane

Nella quinta giornata di Champions League, la Juventus, in scena in Inghilterra, è uscita con un pareggio al Villa Park contro i padroni di casa dell’Aston Villa. La redazione di Juvenews.eu ha contattato il giornalista Stefano Mattei per analizzare i temi principali della sfida appena conclusasi ed esprimere un giudizio sul cammino della Juventus tra campionato ed Europa.

Alla luce dell’emergenza di uomini dei bianconeri, come giudica il punto ottenuto sul campo dell’Aston Villa?

“Calcolando il momento di emergenza legato agli infortuni, pareggiare in Inghilterra è un punto positivo. L’Aston Villa è una buona squadra della Premier League, ma nulla di eccezionale. Restano però degli gli interrogativi. La squadra difende molto bene, come sta dimostrando in campionato e confermando nelle coppe, ma stenta a fare gol. Soprattutto, ha un tipo di gioco piuttosto prevedibile. Un conto è fare il possesso palla in attacco e un conto è farlo nella propria metà campo. In questo modo il possesso palla diventa un giro palla sterile che permette agli avversari di schierarsi e di creare poche occasioni da gol.

Poi, si aggiunge la situazione che conosciamo tutti dell’attacco della Juventus. E’ stato un errore di pensare di fare una stagione con il solo Vlahovic e in alternativa Milik. Oltretutto, il ragazzo ha sempre avuto degli infortuni. Si aggiunge, inoltre, il problema con Nico Gonzalez. Invece, lo scorso anno la Juventus aveva gli stessi Vlahovic e Milik, ma anche Chiesa e Kean. Ovvero, quattro attaccanti, anziché solo due-tre. E’ stato fatto un calcolo sbagliato e quando piove poi diluvia.

Gli infortuni hanno accentuano un calcolo estivo fatto non bene. Sono stati spesi tanti soldi, ma l’organico non è stato equilibrato dal punto di vista delle presenze nei vari reparti. Quindi, positivo il punto però, in attesa che rientrino tutti quanti gli attaccanti, il problema degli infortuni c’è, a cui si aggiunge anche Savona.

La Juve è una squadra che poi raramente ha mostrato un gioco bello e piacevole. E’ molto brava a recuperare la posizione e, quando perde palla, tutti rientrano e si mettono dietro la linea del pallone. Per gli avversari è difficile trovare varchi. Dall’altra parte, dal punto di vista dello spettacolo, almeno per ora non c’è molto. Veniva criticato Allegri perché non concedeva molto allo spettacolo, ma, se devo essere sincero, con Motta la situazione non sembra essere molto migliorata”.

Oltre al discorso numerico, considerando le difficoltà della squadra di trovare la via della rete, fa bene Giuntoli a limitarsi ad aspettare il reintegro degli infortunati o la vede più come una strategia di mercato?

“Sicuramente è una strategia. Se Giuntoli prima della partita dice che cerca una punta, il giocatore che vale dieci il giorno dopo vale venti. E’ naturale che la prima urgenza è trovare almeno un difensore, se non due, calcolando che anche lì l’unica alternativa è Danilo. Poi servirebbe anche un attaccante, ma questo dipenderà dal riuscire a piazzare un paio di giocatori per fare cassa. Di soldi ne sono stati spesi tanti e si dovrà trovare una soluzione, come, ad esempio, il prestito con diritto. Limitandosi a guardare in maniera analitica senza tenere conto dei costi, alla Juventus servirebbero due difensori e una punta”.

A secco anche contro l’Aston Villa, si allunga il periodo di astinenza al gol di Koopmeiners, ancora a secco da inizio stagione: come si può spiegare la difficoltà del calciatore di inserirsi nel contesto bianconero nonostante le belle parole spese per lui da Thiago Motta nel post gara?

“Una cosa è certa: ci sono tanti giocatori che sono usciti dall’Atalanta di Gasperini che poi non si sono confermati allo stesso livello. Sicuramente Gasperini è un allenatore che riesce a far rendere tutti al massimo. Non è la prima volta che un giocatore esce dall’Atalanta e rende otto e poi va a un altra squadra scivolando a sei. Poi, Koopmeiners è stato sfortunato perché non ha fatto neanche la preparazione e si è anche infortunato. Di attenuanti ce ne sono, così come anche la mancanza di giocatori con il quale dialogare in attacco. Finora è sicuramente un giocatore indietro rispetto al Koopmeiners che avevamo visto all’Atalanta. Indubbiamente, per come l’ha inseguito la Juventus, è al di sotto del rendimento previsto”.

Si aspetta un rendimento crescente del giocatore nel corso della stagione?

“Io potrei anche ipotizzarlo, però aspetto. Ripeto, ci sono stati tanti giocatori che hanno fatto una grande stagione o due con Gasperini e poi non si sono confermati. La lista è abbastanza lunga. Dipenderà da lui e dal fatto che riesca a trovare la forma migliore. Inoltre, dipenderà dalla Juventus ritrovare giocatori in attacco come Vlahovic e Nico Gonzalez. Allora, forse, anche il suo rendimento potrebbe lievitare. Però, per il momento, benissimo la fase difensiva, ma centrocampo, attacco, spettacolo e bel gioco latitano. La squadra regge in campionato e in Champions League, però, se vuole avere qualche ambizione, deve migliorare le prestazioni”.

Dopo quello con il Milan è arrivato un altro match senza gol ne fatti ne subiti: rispetto alla partita contro i rossoneri, vede più analogie o differenze nella prova della Juventus?

“Quella tra Milan e Juventus è stata una delle più brutte partite della storia della Serie A; qualcosa di imbarazzante. Con l’Aston Villa si è visto qualcosina di più. L’impressione è che la squadra abbia un obiettivo: non prendere gol nella speranza di farne uno. Però, se poi non ti riesce, finisce 0-0. Non è una squadra che scende in campo e vuole dimostrare che è lì per vincere. Per il momento vedo una squadra che pensa soltanto a non prenderle. Fin li va bene, però, essendo che ti chiami Juventus devi fare qualcosa in più.

Inoltre, non abbiamo parlato di Douglas Luiz, un giocatore pagato cinquanta milioni di euro; fiore all’occhiello del mercato che sin qui non ha fatto nulla. Non è che è scomparso: non si è mai visto. Molto peggio di Koopmeiners. L’unico giocatore, forse tra quelli di cui ci si aspettava di meno, che invece sta rendendo meglio di tutti, è Francisco Conceicao. Ieri è stato sicuramente il migliore in campo; è l’unico dei giocatori della Juventus che prende palla e crea o cerca di fare qualcosa. Non facendolo sul piano del gioco, lui, con le sue iniziative, riesce a creare delle situazioni di pericolo per le squadre avversarie.

Quindi, da una parte c’è Douglas Luiz, a metà troviamo Koopmeiners e dall’altra c’è Conceicao: quest’ultimo è promosso, Koopmeiners è rimandato e Douglas Luiz bocciato. Il mercato, a prescindere dai singoli, non è stato equilibrato tra i reparti. Ci sono giocatori che mancano, con altri venduti senza essere sostituiti. Dopo aver speso tanto, si sarebbe dovuto migliorare almeno il numero dei giocatori. Invece, è stato fatto un passo indietro”.

 

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