ESCLUSIVA JUVE / Marco Venditti: “Il mercato? Io vi dico che…”

Marco Venditti
La redazione di Juvenews.eu ha intercettato in esclusiva Marco Venditti. Ecco cosa ci ha detto sulla Juve e sul mercato

Riguardo al mercato bianconero, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Marco Venditti, storico giornalista al seguito della Juventus, ideatore di Signora Mia, prima trasmissione televisiva in assoluto a tinte zebrate.

Come si sta muovendo la Juventus fronte entrate?

“Per ora, in entrata, la Juve sta effettuando soltanto sondaggi. Koopmeiners, per esempio, con l’Atalanta che richiederebbe – tuttavia – 40 milioni. I bianconeri, ora come ora, arriverebbero “soltanto” a 35. Si monitorano inoltre con attenzione le situazioni di Samardzic, Holm e David. E poi c’è l’interesse per un vecchio pallino del calcio italiano…”.

Ossia?

“Kessie, ex Milan. Per 15 milioni la Juve potrebbe acquistarlo dal Barcellona, ma – ora come ora – la priorità della Juve è soltanto sfoltire per ricavare liquidità da re-investire eventualmente in entrata”.

Tra i “giovani”, chi potrebbe mantenere in rosa la Juve e chi non?

“Miretti andrà quasi sicuramente in prestito e Kaio Jorge ricomincerà dall’Under 23. Soulè, Rovella e Nicolussi si giocheranno invece la permanenza in ritiro”.

Ti aspetti anche cessioni eccellenti, Vlahovic su tutte?

“Vlahovic è il punto di domanda più importante. La Juve non disdegnerebbe la pista che potrebbe a cederlo, ma non a qualsiasi condizione. Il club bianconero valuterebbe offerte soltanto ammontanti dai 65 ai 70 milioni in su”.

Chiesa invece?

“Chiesa è un punto fermo intorno a cui la Juve intende seriamente ripartire. Lo ha lasciato intendere anche indirettamente Giuntoli”.

A proposito di esuberi, citati in precedenza: il tuo punto di vista rispetto al “caso Bonucci”?

“Bonucci ha fatto parte di un trio difensivo storico per la Juventus e ne ha contribuito a scrivere successi. Però, purtroppo, c’è un tempo anagrafico per tutti. Il suo ingaggio notevole ha fatto prendere alla Juventus – società quotata in borsa, chiamata legittimamente a compiere questo tipo di valutazioni ciniche – la decisione di interrompere il rapporto con l’ormai ex capitano in anticipo di un anno rispetto al previsto”.

Come l’ha presa il difensore viterbese?

“Lui avrebbe gradito continuare almeno un altro anno, per poi salutare il pubblico dello Stadium con un giro di campo trionfale. C’è da dire però che, come segnalavamo prima, la Juventus è una società quotata in borsa, che fa parte di un gruppo industriale importante come Exor. I bilanci vengono prima di tutto e tutti e l’ingaggio di Bonucci è stato giudicato troppo ingente. Purtroppo l’ultima stagione dell’ormai ex capitano bianconero non è stata esaltante: gli infortuni ne hanno penalizzato il rendimento e Allegri non avrebbe più potuto considerarlo centrale nelle gerarchie”.

A proposito di Allegri: a tuo avviso l’arrivo di Giuntoli ne potrebbe ostacolare la permanenza in bianconero la prossima stagione?

“Allegri ha ricoperto più ruoli nell’ultima stagione, incluso quello di manager in pectore. Ora c’è Giuntoli, un vero e proprio direttore sportivo, conoscitore di calcio, voglioso di confrontarsi con il tecnico della propria società in merito a questioni tattiche e alle scelte dei giocatori da schierare e su cui puntare. Bisognerà vedere se l’allenatore livornese accetterà ciò o si impermalosirà. Il mio parere? Allegri è molto intelligente e si adeguerà alla situazione, finalmente sgravato da compiti extracampo”.

A quali obiettivi stagionali può e deve realisticamente puntare la Juve?

“Io credo che nei piani della società ci sia di vincere un trofeo subito. In caso i bianconeri non partecipassero alla Conference League non sarebbe un dramma: paradossalmente, la squadra di Allegri è chiamata a concentrarsi al 100% sul campionato, con l’obiettivo di vincere lo scudetto”.