In materia lotta per lo scudetto il dilemma è soltanto uno: la Juve può competervi oppure no? E, soprattuto, il mercato: quello estivo effettuato da Cristiano Giuntoli è stato realmente soddisfacente delle aspettative intorno all’ex direttore sportivo del Napoli?
Al fine di sciogliere tutti i nodi rispetto a questi dubbi, abbiamo raggiunto telefonicamente in esclusiva Marino Magrin, calciatore della Vecchia Signora tra il 1987 e il 1989.
L’attuale Juve è da scudetto?
“Quando ti chiami Juve sei sempre da scudetto. A me sembra che la squadra, complessivamente, ci sia. Sì, penso che i bianconeri potranno lottare. Logico: non sarà semplice contro le milanesi e il Napoli”.
Anche all’avvio di questo campionato, le critiche al gioco espresso da Allegri sono state ingenti…
“Io non capisco come mai bisogna mettere in discussione Allegri. A parte negli ultimi due anni, ha sempre vinto con la Juve quando c’è stato. Un motivo ci sarà. E poi aggiungo un’altra cosa…”.
Prego.
“Senza penalizzazione, la Juventus si sarebbe qualificata tranquillamente in Champions. Quindi non capisco tante critiche nei confronti di Allegri”.
A tuo avviso Vlahovic e Chiesa sono compatibili tatticamente?
“Mi sembra abbiano dimostrato di sì. Se stanno bene loro, la Juve è davvero difficile da battere. Avete visto il gol che ha fatto Chiesa contro l’Empoli?”.
Giocatore di cui è mistero la fragilità è Pogba…
“Lo capisco molto, perché il primo a soffrirci di più è lui. Anche a me capitò alla Juventus una situazione più o meno analoga. Non è che Pogba sia contento di star fuori, anzi: è il primo a voler recuperare per portare il suo contributo alla squadra. Anche perché Allegri fa molto affidamento su di lui”.
Con il senno di poi, alla Juve è convenuto puntare su Vlahovic a discapito di Lukaku?
“Uno come Lukaku farebbe bene in qualsiasi squadra, però la Juve ha fatto bene a mantenere Vlahovic, perché – altrimenti – avrebbe dovuto vederlo per prendere il belga. Il serbo è più giovane e mi sembra possa dare maggiori garanzie sul lungo termine”.
Ai bianconeri occorrerebbe Berardi a gennaio?
“Ma a chi è che non occorrerebbe un calciatore come Berardi? Tecnicamente è qualcosa di unico e inedito. Da allenatore, mi piacerebbe poterlo guidare. Lui, come Vlahovic e Lukaku!”.
Conosci Locatelli fin da quando era giovanissimo: a tuo avviso rappresenta il prototipo del regista ideale per la Juve?
“Se Allegri continua a farlo giocare, un motivo ci sarà. Inoltre Manuel ti garantisce anche duttilità a centrocampo: può fare sia il play, sia la mezz’ala. Sì, la Juve fa bene a puntare con continuità su di lui”.
Ti aspettavi un mercato più spumeggiante da parte di Giuntoli? È approdato a Torino dal Napoli tra i fasti generali…
“Diamo tempo a Giuntoli. E poi perché facciamo finta di niente, quando la Juve è uno dei pochi top club che fa giocare in pianta stabile giovani come Miretti, Fagioli, Yildiz e altri? È il primo risultato dell’era Giuntoli. Per il mercato, vedremo. C’è ancora la sessione di gennaio…”.