ESCLUSIVA JUVENEWS / Frino: “Gatti? Vi dico la verità…”

Federico Gatti
Nuova esclusiva della redazione di Juvenews.eu. Oggi parliamo di Gatti con una persona che lo conosce molto bene

La parabola ascendente di Federico Gatti, prossimo al rinnovo in bianconero sino al 2028, cela in sè qualcosa di magico. Ma quanta fatica si compie per effettuare una scalata simile? A tal proposito, la nostra redazione ha intervistato telefonicamente in esclusiva Roberto Frino, tecnico dell’attuale difensore della Vecchia Signora nella stagione 2018-2019 tra le fila del Verbania (club dilettantistico piemontese), culminata con la promozione dall’Eccellenza alla Serie D.

Mister, la prima domanda è la più scontata di tutte: tre anni e mezzo fa, quando c’eri tu a allenarlo e non Allegri, avresti mai immaginato che Gatti sarebbe diventato un calciatore della Juventus?

“Devo dire la verità? Alla fine un po’ mi sorprende e un po’ no. Chi conosce Federico sa di che pasta è fatto. Secondo me, effettuare la trafila di tutte le categorie dilettantistiche gli è servito a livello formativo. E poi è un esempio per tutti: bisogna sempre crederci, senza mollare mai”.

Sotto quali aspetti senti di averlo migliorato a livello tecnico e tattico?

“Sarò scontato, ma ha fatto davvero tutto lui. Io posso dire che, con me, è diventato definitivamente difensore centrale. Prima che lo avessi io, giocava centrocampista. A livello mentale, l’ho semplicemente convinto del fatto che sarebbe potuto arrivare dovunque avrebbe voluto, che avrebbe potuto superare ogni limite”.

C’è un aneddoto particolare che vi lega?

“Ne ho due. Il primo è legato al fatto che non si fermava mai. Dopo ogni allenamento, dovevamo essere noi a intervenire per dirgli che la seduta era finita. Si allenava il triplo degli altri. Il secondo è che, per scaramanzia, non effettuava mai la partitella di rifinitura tra noi il sabato. Questo perché ci portava bene, in quanto la domenica vincevamo!”.

Siete ancora in contatto attualmente?

“Sì, compatibilmente con i suoi numerosi impegni. E posso dirvi in aggiunto una cosa?”.

Prego.

“È rimasto lo stesso di sempre, con la medesima umiltà. Mi disse che era stupito dal fatto che gli avessero assegnato un’auto aziendale, che era un mondo che non aveva mai vissuto prima. Si merita tutto quanto. Gli auguro il meglio per la sua carriera. Il rinnovo di contratto? Sono cose che riguardano Federico e non entro nel merito. Ma penso proprio si tratti soltanto di una formalità”.