Al fine di stilare un bilancio delle prime tre partite stagionali della Juventus, abbiamo intervistato telefonicamente in esclusiva Gianluca Francesconi, calciatore bianconero nella stagione 1993-1994.
L’attuale Juve ti dà la percezione di essere una squadra che, in potenza, potrebbe lottare per lo scudetto?
“È difficile da dire. Io conosco la filosofia di quel club: se ti chiami Juventus, devi sempre puntare a vincere. Però…”.
Però…
“Però dipende sempre dalle condizioni. Per me, già nel 2022, bisognava per esempio cambiare allenatore. Non perché Allegri sia scarso, ma perché alla Juve serve qualcosa di diverso”.
In compenso è arrivato un nuovo direttore sportivo (Giuntoli ndr), di cui si mormora non sia propriamente allegriano della prima ora…
“Prendere un nuovo direttore sportivo forse è stato il primo passo. Se Allegri, anche quest’anno, farà male è inevitabile cambiare”.
Ti ha colpito la separazione traumatica con Bonucci?
“Dopo aver visto come hanno congedato freddamente Del Piero, non mi sorprende più nulla. La riconoscenza non esiste. È vero che prima o poi i cicli finiscono, ma ci sono modi e modi di farli finire. Almeno un giro di campo allo Stadium lo avrebbe meritato”.
Ai bianconeri sarebbe servito Lukaku?
“Eccome! Ma non lo avrei scambiato con Vlahovic. Per me, il serbo, per caratteristiche non è un 9 puro. Ha sempre svariato intorno a una prima punta di peso, anche da più giovane. Con il belga avrebbero fatto faville”.
Con Vlahovic gioca come partner Chiesa. A tuo giudizio è un potenziale campione?
“Io penso che i calciatori facciano sempre la loro parte, ma che poi siano gli allenatori ci mettano quel “quid” in più. Chiesa è molto forte. Dipende da che cosa gli chiederà di fare Allegri nel corso della stagione. Di certo, se lo farà giocare arretrato, non si è sulla strada giusta”.
E Pogba? Tornerà, un giorno, quello della sua prima vita in bianconero?
“Dipende da lui a livello mentale. Fisicamente è sempre recidivo perché in Inghilterra era finito ai margini del progetto United e giocava molto poco. Questo lo ha indebolito a livello psicologico e torna sempre a farsi male. Quindi o si rimette in riga, con una sana alimentazione e facendo le terapie al massimo della sua intensità, oppure sarà difficile rivedere il vecchio Pogba”.
Che tipo di mercato prevedi in vista di gennaio?
“Alla Juve serve assolutamente gioco, quindi dico Berardi. Non capisco soltanto come mai abbiano aspettato che compisse 30 anni per prenderlo, quando in passato fu persino proprietà del club bianconero…”.
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