Il “caso Pogba” e l’attualità in casa Juventus, che porta dritta al big match di sabato contro la Lazio. A tal proposito, la nostra redazione ha contattato telefonicamente in esclusiva Franco Ceravolo, ex capo degli osservatori della Vecchia Signora ai tempi della triade Moggi-Bettega-Giraudo.
Il suo punto di vista rispetto al “caos” intorno a Pogba?
“Intanto aspettiamo le controanalisi. Non avventuriamoci in giudizi definitivi come abbiamo visto nelle ultime ore”.
Qualora la positività risultasse confermata?
“In tal caso sarebbe un tema di analisi delicato. Ma, ripeto, aspettiamo gli esiti definitivi prima di emettere sentenze”.
Passiamo alla stretta attualità. Che tipo di match si aspetta contro la Lazio?
“Mi aspetto una partita molto combattuta, aperta a ogni esito. Ci sono calciatori di grandissima qualità su entrambi i fronti. Lo spettacolo è garantito”.
I maggiori pericoli per i bianconeri?
“Tre giocatori, per i quali stravedo: Luis Alberto, Felipe Anderson e Zaccagni. Allegri dovrà studiare le dovute contromosse”.
A proposito di Allegri: può realisticamente ambire a guidare la Juventus alla vittoria dello scudetto?
“Ha un vantaggio rispetto alle altre, ossia che non ha le coppe europee. Però è un’altra la squadra favorita…”.
Ossia?
“Per me l’Inter. Conosco personalmente Marotta, Ausilio e Baccin: hanno fatto un lavoro egregio”.
Concentriamoci però sul presunto vantaggio della Vecchia Signora priva di coppe europee: in quali termini può concretamente tradursi?
“Verso febbraio-marzo, quando le altre sono impegnate sia mentalmente che fisicamente, i bianconeri possono essere più liberi e, quella piccola spinta in più, può fare la differenza. Però ripeto: la favorita è l’Inter”.
Subito dietro, la Juve?
“Sì, insieme a Napoli e Milan. Metto queste tre squadre a pari merito”.