Riguardo all’attualità in chiave bianconera, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Pietro Carmignani, portiere della Juventus nella stagione 1971-1972.
Non possiamo non cominciare da Buffon, da te lanciato al Parma. Un consiglio che ti senti di dargli in questa fase della sua vita?
“Gli consiglierei affettuosamente di smettere. Ha 44 anni, non ha più nulla da dimostrare. Io lo vedrei bene dirigente”.
Magari alla Juventus con Giuntoli…
“Perché no? Sarebbe perfetto. È l’abbinamento giusto. Uno dei migliori dirigenti italiani con uno che ha vestito quella maglia per innumerevoli stagioni. Io la vedo una pista percorribile”.
Sempre in tema portieri: è meglio Szcesny o Perin?
“Sono due primi portieri a tutti gli effetti, infatti Allegri li fa giocare tutti e due indistintamente. Secondo me non c’è un migliore o un peggiore. Meglio avere estremi difensori di primissima fascia: guardate il Milan. Senza Maignan, si è sentita la sua assenza”.
Allegri merita tutta la fiducia che la Juve ripone nei suoi confronti?
“Sì. Ha fatto una stagione capolavoro. Senza penalizzazione, se la sarebbe giocata con il Napoli. In più non ha mai avuto Pogba e Chiesa…”.
La sua proposta di gioco viene considerata deludente…
“Ma che cosa vuol dire giocare bene o giocare male? C’è una graduatoria di merito? Se ci fosse, premierebbe Allegri. A parte per due anni, ha sempre vinto trofei e portato i bianconeri in finale di Champions…”.
Come agirebbe sul mercato?
“Ora vediamo Weah. Poi bisogna considerare gli altri ruoli. Secondo me servono altri due esterni, uno a destra e uno a sinistra”.
Per quali obiettivi stagionali deve competere la Juventus?
“Secondo me per vincere. L’organico c’è. Conference League o no, la Juve deve guardare allo scudetto come un obiettivo reale, oltre a Coppa Italia e a tutto il resto a cui partecipa”.