La vittoria della Juventus a San Siro contro il Milan ha certamente contribuito a rinvigorire gli entusiasmi in casa bianconera. A tal proposito, abbiamo intervistato in esclusiva Francesco Oppini, telecronista tifoso a 7 Gold per conto della Vecchia Signora.
Cosa ti è piaciuto maggiormente della Juventus a San Siro contro il Milan?
“La compattezza, la voglia di vincere, la solidità. Ma, soprattutto, un altro fattore che non deve essere sottovalutato…”.
Ossia?
“La forza mentale. Questa è una squadra che riesce a vincere partite importanti come quella di Milano, a discapito di tutti i fattori extracampo. L’anno scorso l’Inchiesta Prisma, quest’anno Scommessopoli…”.
Allegri, spesso bistrattato dalle critiche più disparate per la proposta di gioco, possiede qualche merito in tal senso?
“Io penso proprio di sì. Non era da dare per scontata la vittoria a San Siro, contro un ottimo Milan. La sua notevole esperienza è venuta tutta fuori”.
La nota tecnico-tattica che, invece, ti ha convinto meno?
“Il fatto che, undici contro dieci, non sempre la Juve ha allargato il più possibile il campo, come ha sottolineato giustamente Allegri nel post gara. Però, a livello complessivo, si può anche comprendere: i bianconeri sono un gruppo giovane, che deve acquisire esperienza proprio mediante partite come questa”.
Estrema sintesi: Allegri ha “incartato” Pioli?
“Certo! Allegri ha incartato Pioli. Sapete come? Con due mosse. Gatti su Leao, completamente annullato, e Kean, a sorpresa, al posto di Vlahovic”.
