Che tipo di partita sarà Milan-Juventus? A tal proposito, abbiamo contattato in esclusiva Massimo Giletti, conduttore televisivo, noto tifoso della Vecchia Signora.
Massimo, che tipo di partita ti aspetti a San Siro tra Milan e Juventus?
“Una partita difficile, che la Juventus non potrà assolutamente perdere soprattutto per acquistare maggiore consapevolezza delle proprie forze.Nonostante il Milan sia nettamente superiore, dobbiamo giocare da Juventus, non aver paura e costruire gioco, senza lasciare spazi alla velocità di Leao e compagni”.
Dal tuo punto di vista la Juventus del tuo amico Allegri è attrezzata per poter vincere lo scudetto?
“La Juventus non può scendere in campo per arrivare quarta come unico possibile obiettivo stagionale. Non ci appartiene come storia, come DNA. Purtroppo però sentirsi ripetere che lo scudetto è un traguardo irraggiungibile, credo crei nei giocatori un pericoloso alibi. È vero: abbiamo pochi giocatori veri a centrocampo e altrettanti pochi uomini carismatici che abbiano la forza di caricarsi le responsabilità nel guidarci verso la vittoria. Questo non toglie però che si debba lottare sul campo fino alla fine, credendoci davvero”.
Non possiamo esimerci dal chiederti il tuo punto di vista rispetto allo scandalo “Scommessopoli”…
“La banalità del male, la terribile incapacità di vedere e vivere orizzonti diversi dal “Dio Denaro) sono alla base di un fenomeno che andrà valutato con attenzione e cautela, senza giustizialismi e roghi di memoria medioevale. I calciatori hanno tutto: denaro, successo, donne bellissime… eppure stiamo scoprendo che hanno un frutto proibito che si chiama scommessa. Solo che, puntando sul calcio, giocano sulla loro sconfitta come uomini e atleti. Sanno bene che è vietato, ma non si fermano. Come la mela di Adamo e Eva, il frutto da non cogliere a cui non sanno resistere. Freud parlava di morte. Io spero che abbiano un’illuminazione e possano capire come uscire da un baratro così profondo”.