Il mercato e l’attualità in casa Juventus. In merito a ciò, abbiamo intervistato telefonicamente in esclusiva Davide Baiocco, calciatore della Vecchia Signora nella stagione 2002-2003.
Tutti criticano in maniera significativa il gioco di Allegri…
“Però ragazzi Massimiliano è sempre stato coerente: per lui conta il risultato. Certo: l’estetica si può migliorare e per la Juve bisogna pensare a un’espressione di gioco convincente, oltre che vincente. Ma Allegri è coerente con quello che ha sempre detto”.
È stato coerente anche con Bonucci a tuo avviso?
“Quelle sono dinamiche interne, nessuno può sapere che cosa sia successo davvero o meno. Io dico solo una cosa…”.
Prego.
“Stimo moltissimo Leonardo. Però, quando vengono prese decisioni del genere, è tutto sempre nell’interesse del gruppo e del progetto. Quando si diventa allenatori, lo si capisce pienamente”.
Faresti lo scambio Lukaku-Vlahovic?
“In effetti è vero: rispetto alle aspettative iniziali, Vlahovic ha deluso. La Juve gioca attaccando la profondità e l’attaccante serbo non è incline a questo tipo di proposta. Lukaku negli ultimi anni ha fatto più fatica e ha più potenza di Vlahovic, però…”.
Però?
“Però, per ragioni anagrafiche, alla Juve converrebbe di più tenere il serbo. Poi Giuntoli è mille volte meglio di me a dare le valutazioni più convenienti del caso”.
A quali obiettivi stagionali pensi possa ambire la Juve?
“Io dico tra le prime quattro. L’obiettivo dei bianconeri, anche per ragioni economiche, deve essere tornare in Champions League”.
Lo hai vissuto per poco, ma in te ha lasciato indubbiamente il segno. Raccontaci chi è stato per te Gigi Buffon…
“Un grande, avete detto tutto voi. Io non ero un elemento centrale dell’organico della Juve. Eppure lui sapeva porsi, con estrema umiltà, al pari di tutti. Non ci sarà mai più una leggenda nel calcio come lui”.