“Risultatismo” contro “Giochiasmo”, Allegri contro Sarri. Un eterno duello, filosofico, nuovamente riproposto nella sfida tra Juventus e Lazio. A conoscere molto bene entrambi, Gianbattista Scugugia. Ex compagno di squadra dell’attuale tecnico della Juventus ai tempi dell’Aglianese (2001-2003), nonché allenato da quello biancoceleste agli albori della sua carriera, tra le fila della Sangiovannese (2003-2005).
“Ma non chiedetemi chi è meglio o peggio – scherza -. A entrambi devo molto”, esordisce, intervistato in esclusiva dalla nostra redazione.
Il tuo primissimo ricordo di Allegri?
“Di fatto posso sostenere di essere stato allenato da lui, perché era a tutti gli effetti una guida tecnica aggiunta sul rettangolo verde. Tutti noi suoi compagni di squadra dell’Aglianese eravamo fermamente convinti del fatto che, prima o poi, sarebbe diventato un allenatore tra i migliori al mondo”.
Molti ne criticano fermamente la proposta di gioco…
“Può piacere come non piacere, ma Massi (Allegri ndr) è tutto fuorché uno sprovveduto. Sa perfettamente come gestire una squadra, come far breccia sua testa dei singoli giocatori. Pochi, in giro, sono come lui”.
Sarri invece?
“L’ho avuto alla Sangiovannese, praticamente agli inizi della sua carriera di allenatore, e non ebbi nessun dubbio: avrebbe esercitato a professione di allenatore a tempo pieno, a altissimi livelli. Studiava praticamente tutto delle squadre avversarie, non c’era nulla che non conoscesse di loro, preparava le partite per ore e ore. Negli anni si è certamente evoluto e migliorato, ma la matrice da lavoratore instancabile resta la stessa di vent’anni fa”.
Perché, malgrado tanta preparazione, la Juventus lo ha esonerato?
“Forse non è capitato nel periodo giusto. Nonostante tutto, ricordo che ha vinto uno scudetto. Comunque, quando il contesto non è quello a lui ideale, Sarri è il primo che, spontaneamente, decide di fare un passo indietro. Quindi, forse, sarebbe andata a finire così”.
La domanda è d’obbligo: è meglio Allegri o Sarri?
“Sono troppo legato a entrambi per rispondere oggettivamente. Per me sono i migliori nel loro settore, con caratteristiche di rilievo diverse. Max nella gestione, Maurizio nella preparazione tecnica e tattica delle partite”.
Oggi si affronteranno, come ai tempi di Aglianese-Sangiovannese, in Juventus-Lazio. Che tipo di partita ti aspetti?
“Molto tattica e bloccata. Siamo solo all’inizio e non possiamo pretendere che le squadre, nei big match immediati, siano al top della loro condizione”.
Collochi Juve e Lazio tra le favorite per lo scudetto?
“Perché no? La Juve non ha le coppe e Max vuole vincere persino a biglie. Sarri invece è arrivato secondo la scorsa stagione, giocando un calcio spumeggiante. Perché dubitare di tutte e due?”.
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