ESCLUSIVA / Giannichedda: "Incontro Motta-Chiesa rivelatore"

ESCLUSIVA / Giannichedda: “Incontro Motta-Chiesa rivelatore”

Giuliano Giannichedda, C.T della Rappresentativa Rappresentativa Nazionale Serie D Under-18 e Under-19 della Lega Nazionale Dilettanti
Giannichedda, C.T della Rappresentativa Nazionale Serie D U18 e U19 ed ex calciatore della Juve si è espresso sul momento di Chiesa alla Juve

di Flavio Zane

Intervistato in esclusiva per la redazione di Juvenews.eu, Giuliano Giannichedda ha analizzato la situazione legata al futuro di Federico Chiesa alla Juventus. Di seguito le parole dell’ex calciatore dei bianconeri, C.T della Rappresentativa Nazionale Serie D Under-18 e Under-19 della Lega Nazionale Dilettanti.

Nelle prossime ore ci sarà il primo incontro alla Continassa tra Chiesa e Thiago Motta. Quanto potrebbe risultare importante questo confronto ai fini del futuro del giocatore alla Juventus?

“E’ importante che ci sia questo confronto a tu per tu perché è l’allenatore quello che decide chi va in campo e le scelte da fare. Chiesa se sta bene è un giocatore che può essere molto di aiuto alla Juve, però il fatto che ha il contratto in scadenza rende la situazione più difficile. Tutto però parte dal chiarimento con l’allenatore e da quello che quest’ultimo intende fare. Se l’allenatore ci punta allora è giusto andare a controllare la situazione a livello contrattuale ed economico. Se invece Thiago Motta decide di prendere altri giocatori è giusto andare a parlare con Chiesa e trovare una soluzione che vada bene a tutti”.

Motta potrebbe essere portavoce delle volontà della società: con una situazione contrattuale diversa, Chiesa potrebbe essere ideale nelle idee tattiche di Motta?

“Sono due cose separate. Se il mister vuole puntare sul giocatore, che esso sia in scadenza o abbia 2-3 anni di contratto non è un problema. Se Thiago Motta intende utilizzare Chiesa è giusto che lo utilizzi senza pensare al contratto perché sono questioni tecniche. Alle questioni societarie ci penserà la società. Dipenderà molto dal ruolo che il giocatore vorrà far fare a Chiesa che, se sta bene, è un giocatore che non si discute. Se riesce a giocare trentacinque partite su quaranta ai suoi livelli è un giocatore molto importante. Però poi si deve mettere a disposizione della squadra”.

L’agente di Chiesa, Fali Ramadani, è volato in queste ore a Londra. Può essere un indizio del desiderio del giocatore di lasciare la Juve?

“Questo non saprei dirlo. Secondo me passa tutto dall’incontro di oggi, dal quale si saprà qualcosa in più. Sia delle prospettive della Juve, che delle idee di Chiesa. Prima di farlo partire fa bene Thiago Motta e la società a parlarci perché è un giocatore importante e proprio per questo, prima di lasciare partire un giocatore così è giusto ci sia un confronto”.

Al momento non sembrerebbero esserci offerte concrete per Chiesa: più strategia dei club o un appeal in calo del giocatore?

“Un po’ e un po’. Le caratteristiche di Chiesa e il suo valore gli conosciamo. E’ anche vero che se la società chiede tanto a un anno di scadenza dal contratto, le big europee questa situazione la conoscono. Perché Chiesa è forte, ma tra prenderlo adesso a 40 milioni di euro e fra un anno a zero, anche le big europee ci pensano”.

Quanto sarebbe “pericoloso” per la Juve mantenere un altra stagione Chiesa in rosa? Potrebbe aumentare i margini per il rinnovo?

“Quando inizia la stagione, soprattutto se le cose dovessero andare bene dall’inizio poi ognuno pensa a quello che deve fare. I giocatori sono dei professionisti e Thiago Motta è un ottimo allenatore. Dipende anche dai risultati, perché poi quando le cose vanno bene questi sono aspetti che si dimenticano. Poi sarà la società a capire e affrontare la questione rinnovo. Dopo questi venti giorni inizierà il campionato e le priorità saranno altre e allora Chiesa in gruppo che sta bene è un giocatore importante che se rimarrà farà il bene della Juve”.

Da chi come lei l’ambiente bianconero l’ha vissuto da giocatore, quale potrebbe essere la soluzione migliore per Chiesa, come pensa la Juve la gestirà e come l’avrebbe gestita la Juve delle stagioni 2005/07 nel quale ha giocato?

“Sono cose che non si possono sapere. Nella dirigenza della Juventus di Cristiano Giuntoli, così come quella di quando c’ero io, sono tutti bravi e preparati. Sono sicuramente cambiati un po’ i rapporti giocatori-società. Ripeto, se Chiesa rimane è un valore aggiunto, poi dal chiarimento nel colloquio di oggi si saprà moltissimo, perché sapremo se Thiago Motta punta su Chiesa, che diventerà fondamentale”.

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