di Flavio Zane
Con la conclusione della sosta per le nazionali, la Serie A è pronta a riprendere a partire da questo weekend. Dopo l’amaro pareggio casalingo contro il Cagliari, sabato 19 ottobre, la Juventus ospiterà la Lazio di Marco Baroni appaiata a pari punti in classifica proprio al La Vecchia Signora al 3° posto, presentandosi reduce da due successi consecutivi in campionato. La sfida dell’Allianz Stadium, si preannuncia per la squadra di Thiago Motta tra gli incontri più insidiosi di questo avvio di stagione tra le proprie mura amiche. In preparazione della sfida di vertice, la redazione di Juvenews.eu ha contattato Stefano Fiore, ex calciatore della Lazio, dal 2001 al 2004 e oggi collaboratore tecnico della SPAL. Di seguito la sua intervista integrale sulla sfida in programma.
All’ottava giornata di Serie A si incontreranno due delle squadre più attive del calciomercato estivo con un nuovo allenatore: si aspettava un affiatamento così rapido per Juve e Lazio? Quale dei due team la sta convincendo di più?
“Più sorprendente è forse quello che sta accadendo alla Lazio. E’ vero che la Juventus ha cambiato tanto e che nella sostanza le due situazioni sono sovrapponibili, ma i bianconeri mi stupiscono di meno perché hanno fatto un mercato diverso in proporzione alla Lazio. Ha preso giocatori, quantomeno sulla carta, più pronti, di valore più alto, più importanti e con una personalità diversa. Quindi l’impatto in una squadra forte e blasonata come la Juve è meno difficile.
Per quanto riguarda la Lazio, con tutto rispetto, mi aspettavo ci mettesse un po’ più di tempo. Sono state brave entrambe perché sia Thiago che Baroni hanno dovuto modificare tanto l’assetto precedente delle due squadre e lo hanno fatto in tempi relativamente brevi. Come ho detto in precedenza, la Lazio è più sorprendente, vuoi per i giocatori che ha preso, vuoi per come sta giocando. E’ una squadra che esprime un bel calcio, mentre la Juve da più un senso di solidità. La Lazio è più una squadra votata a giocar bene in questo momento”.
Da una parte la migliore difesa del campionato; dall’altra uno degli attacchi più prolifici: si può ipotizzare il tipo di partita alla luce di queste statistiche?
“Le statistiche dicono sempre qualcosa senza ombra di dubbio, poi però vanno sempre interpretate. Di partita in partita possono sicuramente dare delle indicazioni ma sono suscettibili di azione in azione nelle partite stesse. Non mi aspetto una partita d’attacco della Lazio e in difesa della Juve, ma mi aspetto che sia quest’ultima a controllare il gioco come spesso gli succede con la Lazio pronta a ribattere colpo su colpo. Dal punto di vista mentale, se la piò giocare a viso aperto senza particolari problemi. In questo senso la Lazio ha un vantaggio, ovvero quello di andare a Torino leggera e forte della classifica e di un gioco abbastanza propositivo. Ha un occasione di giocarsi una bella partita”.
La Juventus si presenta al match con un notevole numero di assenze importante: questo fattore può spostare i favori del pronostico a favore della Lazio?
“Spostarli completamente no. Gli infortuni fanno parte di questo mondo e gli allenatori spessi devono purtroppo convivere con questi, però proprio la Juve ha una delle rose forse più profonde della Serie A. Mi aspetto quindi che comunque anche con assenze importanti ne possa risentire il giusto. Non vedo vantaggi sostanziali per la Lazio perché la Juve riuscirà a mettere comunque una squadra in campo di altissimo livello”.
In quali zone di campo potrebbe determinarsi la partita? Quali giocatori in particolare potrebbero spostare l’equilibrio della partita da una parte o dall’altra?
“Io dico sempre che la zona di campo più importante è il centrocampo. E’ quella zona di campo dove gli interpreti determinano nel bene o nel male, sia in fase offensiva che in fase difensiva. Nella Juventus è il reparto dove sono più forti, mentre la Lazio ha nei suoi uomini offensivi gli elementi più rilevanti della squadra. Soprattutto Guendouzi e Rovella si stanno sobbarcando un lavoro non indifferente per sorreggere i quattro giocatori offensivi. Direi che nella partita chi avrà la supremazia a centrocampo avrà più chance di vincerla”.
Recentemente il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito ha dichiarato che la Lazio può giocarsela alla pari contro tutti gli avversari di Serie A: potrebbe essere davvero la squadra di Baroni la grande sorpresa di vertice del campionato?
“E’ ancora molto presto. Sicuramente quello che ha fatto vedere sinora è qualcosa di cui tenere conto e che potrebbe anche durare. Ce lo insegna l’ultimo campionato del Bologna che nessuno avrebbe pronosticato. Potenzialmente la sorpresa potrebbe esserci sempre e in questo momento è tra le squadre che lasciano una maggiore buona impressione.
Come detto, non avendo grandi pressioni dal punto di vista della classifica potrebbe essere una mina vagante. A parer mio, ci sono almeno 5-6 squadre che hanno dei valori superiori che alla lunga, in un campionato a lunga gittata, solitamente vengono fuori. Poi ognuno ha le sue idee e probabilmente Lotito fa bene a motivare i suoi giocatori. Io dico più razionalmente che dietro alle grandi può essere la mina vagante, almeno in questo momento. Poi, per vedere se è una squadra che più durare fino in fondo bisogna aspettare. Anche la partita di questa settimana può essere indicativa perché gioca fuori casa contro un avversario più forte. Staremo a vedere, ma ci andrei un po’ cauto”.
Quello contro la Lazio può essere un banco di prova importante per le ambizioni della Juve? Come vede la squadra di Thiago Motta in ottica Scudetto?
“Ogni partita è un banco di prova, quale sia un avversario, ma tanto più a seconda della pericolosità dell’avversario, come in questo caso la Lazio. Sicuramente la Juve potrà trarre delle indicazioni importanti da questa partita, considerando anche che dovrà fare a meno di qualche giocatore, valutando le cosiddette seconde linee o varianti che possano tornare utili durante il campionato. Di sicuro me l’aspetto lassù. Secondo me, Inter per un motivo e Napoli per un altro le vendo un tanti avanti alla Juve che però per tradizione e per squadra la vedo protagonista fino in fondo, mi auguro anche per lo Scudetto. Vedere tre-quattro squadre che lottano per vincere sarebbe divertente”.
Qual è il suo pronostico sulla partita tra bianconeri e biancocelesti?
“Considerando che non ci becco mai? (ride ndr) Mi auguro che possa essere una partita spettacolare. Non mi vorrei sbilanciare troppo però dico che la Juventus vincerà per 2-1″.