ESCLUSIVA, Di Gennaro: "Kean alla Juventus è stato discontinuo"

ESCLUSIVA, Di Gennaro: “Kean alla Juventus è stato discontinuo”

Moise Kean, ex attaccante della Juventus oggi alla Fiorentina
Antonio Di Gennaro ha parlato dei temi della prossima sfida di Serie A della Juve, come il ritorno a Torino dell'attaccante Moise Kean

di Flavio Zane

Nel turno della diciassettesima giornata di Serie A, all’Allianz Stadium di Torino andrà in scena il match di alta quota tra Juventus e Fiorentina. Le due squadre, attualmente appaiate in classifica al 5° posto a 31 punti (i viola hanno una partita in meno da recuperare contro l’Inter al Franchi), si contenderanno i punti in palio per dare credito alle proprie pretese di un posto nella prossima Champions League. Per analizzare l’incontro in programma, la redazione di Juvenews.eu ha intervistato in esclusiva Antonio Di Gennaro, ex calciatore ( alla Fiorentina dal 1976 al 1980), allenatore e commentatore televisivo.

La Juventus che ospiterà la Fiorentina, dopo un lungo digiuno fatto di quattro pareggi, è ritornata al successo contro il Monza, seppur con qualche difficoltà. Qual è il suo parere sulla prova dei bianconeri nell’ultimo incontro?

“Le ultime prestazioni della Juventus sono state abbastanza simili: non impone il proprio gioco in maniera totale, soffre, però porta a casa il risultato. Questo penso sia importante, anche in virtù di una classifica che ancora non è ottimale per quelle che erano le previsioni di inizio campionato. La vittoria fa sempre bene. Però è normale che ci dev’essere un miglioramento generale della squadra, del gioco e soprattutto di quei giocatori che sono stati acquistati per fare la differenza”.

Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina dal 2018 al 2022, passato successivamente alla Juventus

Tra variazioni tattiche e un emergenza infortuni in graduale rientro, che tipo di segnali di crescita vede nella squadra bianconera?

“Nella Juventus sono stati acquistati dei giocatori per fare la differenza perché alla Juve devi fare la differenza. E’ ovvio che le perdite e gli infortuni che si sono susseguiti hanno lasciato qualche problema, vedi anche in attacco, dove c’è soltanto Vlahovic. Questi giocatori stanno migliorando e devono migliorare. Perché la Juve, al netto dell’organico e del collettivo, ha dei giocatori che sono anche stati acquistati per fare la differenza. Manca all’appello Douglas Luiz che, in effetti, è un problema”.

Sulla sponda viola, nelle ultime partite la squadra di mister Palladino, con due sconfitte in campionato, è parsa in flessione almeno a livello di risultati. In che momento si presenta la Fiorentina alla sfida dell’Allianz Stadium?

“Giocare contro la Juventus è per la Fiorentina sempre un po’ la partita dell’anno; per i tifosi e anche per i giocatori stessi. E’ una partita che si prepara da sola. Nella partita di Bologna la sconfitta ci poteva stare in virtù del Bologna che, in effetti, è una squadra che sta crescendo. Con l’Udinese è arrivata una sconfitta inaspettata. Quindi, c’è questo riscatto da fare, anche perché la classifica è ancora buona e c’è anche una partita da recuperare. Ripeto, la partita contro la Juventus a Firenze si preparano da sole. Sarà una partita da valutare. L’uscita di Bove, a livello tattico, ha fatto si che la squadra sia meno compatta e lasci qualche spazio in più. Poi va valutato soprattutto l’inserimento di Gudmundsson dopo l’infortunio: un giocatore che può fare e dovrà fare la differenza”.

Moise Kean, attaccante trasferitosi dalla Juventus alla Fiorentina nell’ultimo calciomercato estivo

Una delle sfide più affascinanti riguarda la sfida tra gli attaccanti Vlahovic e Kean. Come giudica il rendimento dei due giocatori dal passato nella sponda opposta sin qui in campionato?

“Sono i terminali offensivi, con una punta soltanto, di tutte e due squadre. Quindi vanno a lavorare per la squadra e per poi essere bravi nella finalizzazione. Quest’anno Kean si sta ritagliando un campionato che aspettavano tutti, anche all’interno della Nazionale. E’ un giocatore che per quattro anni è stato un po’ discontinuo, mentre in questa stagione è stato considerato. Ha capito che poteva essere l’anno della rinascita e della consacrazione: per adesso sta mantenendo le premesse. Vlahovic un po’ per qualche situazione, qualche prestazione e qualche contestazione e polemica di troppo, non sta rendendo ancora come ci si aspetterebbe. Inoltre, penso sia un giocatore anche un po’ sopravvalutato”.

Che tipo di partita si aspetta? Qual è il suo pronostico sul match?

“Secondo me i pronostici per queste gare sono difficili e abbastanza aperti a tutti i risultati. Tatticamente la Fiorentina, visto appunto il problema di Bove, ha la necessità di trovare un assetto più compatto come quello di prima. Se la Juve lascerà degli spazi, anche sarà difficile visto come Thiago Motta cura l’aspetto difensivo, sarà una partita un po’ da valutare nei momenti. Per quanto riguarda la Fiorentina, così come la Juventus, sarà da valutare quando bisognerà essere alti e aggressivi, riuscendo a sfruttare gli spazi. Saranno da capire i momenti chiave della partita.

Non credo che la Juventus si baserà su una Fiorentina arroccata dietro. Anche se, quest’ultima, potrebbe giocare un po’ più bassa, sfruttando quelle che sono le loro caratteristiche di ripartenza. Questo non vuol dire che una squadra si deve difendere. E’ un discorso anche rapportato all’altra squadra, al netto di una Juventus. Anche lei, a volte può imporre il gioco ed essere alta e aggressiva, mentre in altri momenti può aspettare per poi ripartire. Ci sono poi dei giocatori che possono incidere; aspetto fondamentale nel calcio di oggi. Da una parte ci sono Francisco Conceicao e Nico Gonzalez, dall’altro, se giocherà, Gudmundsson“.

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