Riguardo all’imminente Juventus-Milan, la nostra redazione ha contattato telefonicamente in esclusiva Oscar Damiani, ex calciatore bianconero (1974-1976) e ex giocatore rossonero (1982-1984).
Che tipo di partita ti aspetti?
“Juventus-Milan è un grande classico del calcio italiano. Partite così non si preparano, si giocano e basta. Era così ai miei tempi e rimane così tutt’ora”.
L’inerzia della classifica e delle ultime gare favorisce i rossoneri?
“Forse il Milan ha qualcosa in più per ragioni dettate dalla classifica, ma contro la Juve – in questi match – non si possono fare tante previsioni. È una partita top e bisogna interpretarla in quanto tale”.
La penalizzazione ha influito sulla stagione dei bianconeri?
“Come fa a non aver influito? Chiaramente, a livello psicologico, ne risenti dopo sentenze del genere. Non sai mai quanti punti hai davvero. Sì, la sentenza ha condizionato il campionato della Juve”.
E ora? Quale mercato attende alla finestra i bianconeri?
“Dipende se resta Allegri o meno. E dipende da che cosa deciderà la società a livello di singoli interpreti che agiranno sul mercato. Credo si vorrà ripartire da un progetto giovane: la seconda squadra sta sfornando i primi giocatori”.
Vlahovic potrebbe partire?
“Secondo me la sua intenzione è restare, però c’è stato un calo vistoso nell’ultima stagione. Deve tornare al più presto quello di un tempo. Nemmeno un anno fa, lo paragonavamo a Haaland. Ora invece? Che giocatore è?”.
E Pogba?
“Stesso identico discorso. Come sta fisicamente? Se sta bene, è giusto tenerlo. Altrimenti meglio vada via. Può fare la differenza come calciatore, ma solo se sta bene fisicamente. Altrimenti giusto che vada via”.
Un incrocio tra Juve e Milan che ricordi da calciatore?
“Erano sempre partite emozionanti. Ricordo una partita molto combattuta del 1984. Io giocavo nel Milan e diedi una gomitata a Cabrini, un gesto non da me. Ho avuto occasione di scusarmi negli anni”.