In merito al “caso Chiesa”, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Alessandro Francini, primissimo tecnico e mentore dell’esterno offensivo bianconero, ai tempi del Settore Giovanile della Settignanese.
L’attuale Chiesa è realmente così indispensabile per la Juve?
“Chiesa è indispensabile soltanto se lo utilizzi nel ruolo a lui più congeniale e se lo fai sentire al centro del progetto, cosa che – almeno da quello che leggo ultimamente – mi pare non stia avvenendo…”.
Non ti convince il ruolo in cui lo impiega Allegri?
“Io non sono nessuno per giudicare Allegri, ci mancherebbe altro. Per me però Chiesa è un esterno offensivo da 4-3-3 o da 4-2-3-1. Tipo, volessimo fare un esempio, guardiamo al Milan: pensiamo ai rossoneri con Leao a sinistra e Chiesa a destra, o viceversa”.
Può agire anche da seconda punta?
“Puoi adattarlo, ma a gara in corso. Però ripeto: sono mie opinioni e stop. Inoltre mi sembra che abbia subito critiche piuttosto ingenerose: qualcuno si è forse dimenticato che è reduce da un infortunio al crociato e chiunque sa che – dopo un trauma del genere – ci impieghi almeno una stagione per tornare al top”.
Vi sentite ancora qualche volta?
“L’ultima volta che l’ho visto fu nel 2020, in occasione del centenario della Settignanese. Dopodichè è giusto che faccia il suo percorso, senza nessun tipo di invadenza. Sta facendo una carriera straordinaria e non ne ho mai dubitato. È un ragazzo d’oro”.Nel frattempo attenzione: è stata data in diretta una clamorosa notizia di mercato sulla Juventus!<<<