In merito all’imminente sfida tra Atalanta e Juventus, abbiamo contattato telefonicamente in esclusiva Bortolo Mutti, tecnico dei bergamaschi nella stagione 1998-1999 e, nuovamente, nella seconda metà dell’annata 2009-2010.
Che tipo di gara bisogna aspettarsi a Bergamo?
“Aperta, più che mai, a ogni esito. Sarà un match fisico, combattuto e ricco di colpi di scena su entrambi i fronti”.
Sotto quali aspetti tattici l’Atalanta potrebbe insidiare la Juventus?
“Ci sono tante soluzioni. De Ketelaere sembra rinato con Gasperini. Poi ci sono Lookman e Koopmeiners, che insieme a Scamacca creano un potenziale offensivo non da poco. Non sarà semplice per la Juve. Del resto, è un big match!”.
Hai allenato Allegri da calciatore ai tempi del Napoli: come lo giudichi, per la proposta di gioco attuale?
“Io non avevo dubbi che Allegri sarebbe diventato un grande allenatore. Era anche discretamente talentuoso da calciatore. Inoltre vi racconto un aneddoto…”.
Prego.
“Quando fece una delle sue primissime esperienze da allenatore, sulla panchina della Spal, il presidente Pagliuso – mio caro amico – me ne parlò molto bene. Eravamo certi che ci sarebbe voluto molto poco affinché cominciasse a vincere trofei”.
Che tipo di differenze noti nell’attuale Juventus, rispetto alle scorse?
“Questa Juve è più spavalda, ha più voglia di detenere il pallino del gioco…”.
È la favorita numero uno per la vittoria dello scudetto?
“Questo non lo so. L’Inter, a mio parere, continua a avere qualcosa in più rispetto alle altre. Però, per ora, i bianconeri sono lì…”. E non è finita. Poco fa è arrivata una notizia da urlo: “Giuntoli pensa al colpaccio dalla Lazio” <<<