Le ultime settimane non sono state semplici per Paulo Dybala. Il 16 maggio il saluto ai suoi tifosi all’Allianz Stadium, in occasione della partita pareggiata per 2-2 contro la Lazio. Dopo la gara era stato festeggiato dai compagni e per lui erano arrivati cori e applausi dai tifosi della Juventus. La Joya aveva risposto con grande commozione, senza trattenere le lacrime. Poi sabato sera l’ultima gara con la maglia juventina, nel ko per 2-0 al Franchi contro la Fiorentina. Una delle partite più brutte della stagione bianconera, in cui l’argentino ha avuto poche occasioni per lasciare il segno e salutare la Vecchia Signora in maniera migliore.
Ieri Dybala era tra le tante stelle del presente e del passato presenti a San Siro all’Integration Heroes Match, partita di beneficienza organizzata da Samuel Eto’o per promuovere l’integrazione e l’inclusione e dire no alle discriminazioni. L’attaccante argentino, nel corso dell’evento ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Inevitabile la domanda sui colloqui avuti nella serata: “Ho parlato con tutti, Zanetti e Totti, ma preferirei si parlasse di più con l’evento Eto’o“.
Proprio Francesco Totti ha detto che gli avrebbe parlato per convincerlo a scegliere la Roma e che gli darebbe volentieri la maglia numero 10 con cui lui ha fatto la storia: “Totti è un grande, un idolo per chi ama il calcio. Le sue parole fanno sicuramente piacere“.
Sul futuro immediato però non ha voluto sbottonarsi più di tanto: “Domani partirò per la Nazionale, avremmo una partita bella da giocare proprio contro l’Italia (la Finalissima tra campioni d’Europa e campioni del Sudamerica, l’1 giugno a Wembley). Poi andrò qualche giorno in vacanza. Non so ancora cosa farò in futuro“.
Il ricordo dell’ultima allo Stadium: “Dopo 7 anni vissuti in questo modo con la Juventus, lasciare con quel saluto è il premio più grande che mi porterò con me“.