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In occasione della partita pareggiata ieri al Gewiss Stadium di Bergamo, contro l’Atalanta, Paulo Dybala ha raggiunto le 200 presenze in Serie A con la maglia della Juventus. Un traguardo molto importante, celebrato con la fascia al braccio, vista l’assenza per infortunio di Giorgio Chiellini. Sommando queste a quelle fatte con il Palermo, l’attaccante è a 261 nel nostro campionato. Proprio dai rosanero era arrivato nell’ormai lontano 2015. Quel talentuoso ragazzo poco più che ventenne nel tempo è diventato un idolo del pubblico juventino e anche un riferimento importante nello spogliatoio, essendo ormai un veterano. L’argentino su Instagram ha celebrato il traguardo raggiunto: “Felice per le 200 presenze in Serie A con la Juventus. Un po’ meno contento per il risultato, ma dobbiamo continuare a lavorare per le prossime partite“.
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In queste presenze Dybala ha deliziato i suoi tifosi con 79 gol, cambiando più volte ruolo o modo di giocare. Da attaccante puro nel 3-5-2 all’inizio, passando poi al ruolo di trequartista con Gonzalo Higuain, fino alla convivenza con Cristiano Ronaldo, spesso indigesta, ma durante la quale ha sempre cercato di dare il suo contributo alla squadra.
Nel calcio moderno, in cui i giocatori cambiano spesso maglia, raggiungere le 200 presenze con la stessa sembra quasi un’eccezione, soprattutto per un calciatore straniero. Ecco perché questo traguardo fa ancora più clamore nell’ambiente juventino e non solo. Infatti, come riportato da Sky Sport, sono solo sette i connazionali di Dybala ad aver totalizzato più presenze con una maglia in Italia.
Appena sopra di lui, settimo, troviamo Alejandro ‘Papu’ Gomez, che ha all’attivo 209 presenze con la maglia dell’Atalanta, di cui è stato capitano e simbolo per lungo tempo, prima dei dissapori che lo hanno portato altrove. Al sesto posto con 210 presenze c’è Oscar Massei, centrocampista della SPAL tra la fine degli anni ’50 e i ’60. Quinto è Atilio Demaria, che con l’Inter (Ambrosiana), totalizzò 268 presenze tra gli anni ’30 e ’40. Ai piedi del podio troviamo Gabriel Omar Batistuta, che è stato un simbolo della Fiorentina con 269 presenze e una valanga di gol (168). Sul terzo gradino del podio troviamo Enrique Flamini, che tra il ’39 e il ’52 fece 271 presenze con la Lazio. Al secondo posto c’è Esteban Cambiasso, che ha vestito la maglia dell’Inter per 315 volte. Il primo è inevitabilmente un altro interista: Javier Zanetti, bandiera di una vita dei nerazzurri con le sue 615 presenze.