[fncvideo id=659676 autoplay=true] TORINO – Il sito web ufficiale della Juventus ha pubblicato un articolo-recap sui match giocati ieri sera dai bianconeri nelle loro rispettive nazionali: “Una “cifra tonda” e un gol per i bianconeri impegnati ieri con le loro Nazionali. La cifra tonda è quella di Bonucci, che ha toccato quota 100 in maglia azzurra. A Parma gli Azzurri hanno battuto l’Irlanda del Nord per 2-0, con reti di Berardi e Immobile: in campo titolare, oltre a Leo, Giorgio Chiellini. Entrato a partita in corso Federico Chiesa. Vittoria per 1-0 nel girone B per la Svezia di Kulusevski, in campo dal primo minuto, contro la Georgia a Stoccolma. Due pareggi invece per la Spagna, sempre nel girone B, a Granada (1-1 vs Grecia, gol di Morata) e, per il girone I, per la Polonia in trasferta in Ungheria (3-3, Sczcesny titolare)”. Leonardo Bonucci che ha festeggiato la presenza numero 100 in Nazionale: “Con la partita Italia-Azerbaigian, Leonardo Bonucci ha centrato un altro importante obiettivo della sua carriera che lo colloca tra i grandi del calcio italiano: 100 presenze con la Nazionale.
Un percorso – quello azzurro – che lo ha visto esprimere grande continuità, 100 partite in 11 anni. E che è andato a intrecciarsi con alcune tappe segnate con la Juventus. Bonucci fa il suo esordio in Nazionale il 3 marzo 2010 in un’amichevole contro il Camerun giocata allo Stade Louis II a Monaco, 0-0 il risultato finale. A mandarlo in campo per la prima volta è Marcello Lippi, che poi lo convocherà per la successiva spedizione Mondiale in Sudafrica. Leonardo ha 22 anni ed è ancora un giocatore del Bari. La seconda gara in azzurro di Leo è un test pre-Mondiale con il Messico. Si gioca a Bruxelles e l’Italia ne esce sconfitta per 2-1. Bonucci ha però il merito di accorciare le distanze, risolvendo una mischia da azione d’angolo. Siamo al 3 giugno del 2010. Nel mese successivo c’è l’approdo alla Juve, che ne ha apprezzato la personalità messa in mostra in precedenza: le presenze in Nazionale si intensificano, al termine dell’anno se ne contano già 8 e il passaggio dalla gestione di Lippi a quella di Prandelli non muta il suo presente azzurro”.