Donati: "La Juve è una squadra quadrata che sa quello che vuole"

Donati: “La Juve è una squadra quadrata che sa quello che vuole”

Massimo Donati
Massimo Donati, ex centrocampista, ha analizzato il calciomercato della Juventus, parlando di Paredes, Rovella e Locatelli.

Massimo Donati, ex calciatore, ha rilasciato delle dichiarazioni su Juventusnews24, parlando del club bianconero. Ecco le sue parole: “Ho visto la solita Juve, una squadra quadrata che sa quello che vuole, non pensa all’estetica ma a prendersi il risultato e quindi è difficile vedere delle partite spettacolari da parte sua. Fa eccezione il primo tempo della partita contro la Roma, in cui certamente meritava molto di più. Ma quando ti manca gente come Pogba o Di Maria, che sono i top player di questa squadra, che ti possono risolvere la partita, può succedere. Mi piace l’approccio e la determinazione che i giocatori mettono in campo, mi è sembrata fin qui una Juve ben organizzata”.

Sull’addio di Rovella: “Non è un fatto di essere pronto o meno, perché secondo me Rovella è un giocatore importante, ma stare nella Juve non è semplice. E’ una squadra che deve vincere subito, immediatamente e un giocatore giovane deve essere inserito anche gradualmente. Dal punto di vista qualitativo io non lo discuto, ma dal punto di vista mentale avrebbe potuto patire qualcosa. La Juve se non vince è un problema, quindi ha scelto di andare sul sicuro con giocatori già pronti. E lo stesso discorso penso sia applicabile anche a Fagioli”.

Su Paredes e Locatelli: Io ce lo vedo bene, nel senso che i problemi della Juve sono iniziati quando è andato via Pjanic. Quindi prendere ora un giocatore intelligente, bravo a gestire il pallone e che sa quando lo deve smistare, che fa allo stesso tempo letture importanti in fase difensiva fa solo che bene. L’argentino è un calciatore di livello che sa fare tutte queste cose e può quindi aggiungere gli equilibri che mancano a centrocampo. Locatelli regista? può farlo ma non è adattissimo a quel ruolo. Lui è un giocatore importante, che sa fare tutto: è bravo negli inserimenti in area e nelle conclusioni e quindi credo che da mezz’ala possa essere sfruttato meglio. E’ più polivalente di Paredes, ma nello specifico del ruolo di regista preferirei uno come l’argentino che nasce in quella posizione”.

x