[fncvideo id=679923 autoplay=true] Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di AM di vari argomenti che interessano anche la Juventus. Di seguito riportiamo le sue parole: “Raspadori? Lo paragonerei a una macchina tedesca o svedese, quelle super affidabili, di alta qualità e full optional. Giacomo, seppur giovanissimo, è un trascinatore. Ha una mentalità fuori dal comune: spero si sparli tanto di lui nei prossimi mesi, vorrebbe dire che sta continuando a fare bene. Nel suo caso non mi spaventa il caso mediatico, Raspadori è bravissimo a gestirsi dentro e fuori dal campo.
Futuro di Berardi e Scamacca? Non sono preoccupato per i tormentoni di mercato, mi auguro di godermeli almeno fino a giugno. Berardi è il nostro top player. Scamacca ha qualità notevoli, ma deve imparare a convivere con i momenti positivi e negativi. Se Gianluca in futuro non diventerà il centravanti dell’Italia, mi arrabbierò con lui. L’avversario più forte? Dzeko è l’avversario che mi ha impressionato maggiormente. Fa sembrare tutto facile. È un 9 e un 10 allo stesso tempo. Un voto al girone d’andata del Sassuolo? 7-. Il meno è per la sconfitta contro il Bologna e per avere lo stimolo, nei prossimi mesi di cancellarlo ed arrivare a giugno con un 7 pieno.
Guardiola? Sfruttai i mesi senza squadra per studiare e trascorsi anche tre giorni a seguire gli allenamenti di Guardiola a Monaco. Delle sedute di Pep mi impressionarono l’intensità e la sua partecipazione nell’allenamento. Faccio ancora fatica a vederlo come un college, Guardiola. E la stessa cosa mi è capitata con Mourinho. In Roma-Sassuolo lui era alla millesima panchina, io alla terza in Serie A. Chi mi ha colpito di più a livello umano? Potrei parlare bene di tutti ma dico Allegri. Allo Stadium, nonostante una sconfitta storica contro di noi, a fine gara si è fermato per qualche minuto. È nelle difficoltà che misuri le persone e Allegri si è confermato un signore”.