Di Gennaro: "Bernardeschi, a detta del ct, ha giocato bene nel suo ruolo ma pure come finto nove" - JuveNews.eu

Di Gennaro: “Bernardeschi, a detta del ct, ha giocato bene nel suo ruolo ma pure come finto nove”

Di Gennaro ha parlato

Antonio Di Gennaro, ha parlato ai microfoni di TMW Radio della convocazione di Bernardeschi in Nazionale: “Bernardeschi, a detta del ct, ha giocato bene nel suo ruolo ma pure come finto nove. La mossa tattica fu a Genova contro l’Ucraina con Chiesa-Berna-Insigne: quel giorno iniziò il percorso tattico di questa nazionale, col doppio play e il recupero palla immediato. Certo, se si va a vedere l’annata di Politano col Napoli è andata alla grande, ma a destra ci sono numerose opzioni. L’intelaiatura era quella. Dietro Toloi ti garantisce il doppio ruolo centrale/terzino meglio di Mancini, e poi c’è Sensi: per lui come Verratti, anche se infortunati, giusto aspettare. Mi auguravo poi la sorpresa Raspadori, oltre all’incoscienza gioca diversamente nel ruolo rispetto a Immobile e Belotti: dialoga coi centrocampisti e lega il gioco, proprio le idee di Mancini”.

La delusione sul volto di Federico Bernardeschi dopo l’1-1

A proposito di Juventus, ha parlato Alvaro Morata ai microfoni di Radio Marca circa la sua stagione in bianconero: “Alla Juventus è stato un anno complicato, ma sono stato convocato e ora darò tutto per vincere con la nazionale. Non so dove giocherò il prossimo anno, ora sono qui. E’ il mio agente che se ne occupa. Non ho nessuna notizia al riguardo, dove mi dirà di giocare io lì giocherò. A Madrid ho una casa in cui sto molto bene, tra le ultime 6-7 estati questa per me è sicuramente la più tranquilla. Quando decideranno, lo sarò ancor di più”. E poi ai microfoni di Onda Cero fa preoccupare i tifosi, aprendo ad un eventuale ritorno all’Atletico Madrid, ora campione di Spagna: “Non so cosa accadrà. Sarebbe bello essere allenato nuovamente da Simeone ma non è che devo scegliere, potessi dire due squadre direi Atletico e Juventus. Non so cosa accadrà, giocherò dove mi vorranno di più. Cristiano è il nostro giocatore più importante. E se fa gol, siamo vicini alla vittoria. Lo fa per vincere e non per i record individuali”.

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