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La Juventus non è riuscita a dare seguito alla vittoria di lunedì scorso contro il Crotone, con il Verona che sabato sera ha fermato al Bentegodi la rincorsa dei bianconeri al primo posto. La squadra di Juric, dopo il vantaggio bianconero del solito Cristiano Ronaldo, si è fatta recuperare nel finale, e non è riuscita a portare a casa i tre punti, con la classifica che ora recita meno 10 dall’Inter capolista e meno sei dal Milan al secondo posto. La squadra di Andrea Pirlo dovrà anche iniziare a guardarsi alle spalle, con l’Atalanta che ha raggiunto infatti i bianconeri al terzo posto in classifica.
Un momento difficile per la squadra, visti anche i tanti infortuni che non stanno consentendo ad Andrea Pirlo di lavorare con il gruppo al completo, oltre che di dover adattare giocatori in posizioni non loro. Difficoltà delle quali ha parlato anche l’ex giocatore, Paolo Di Canio, intervistato dai microfoni di Sky Calcio Club: “La grande difficoltà della Juve è nell’interpretazione e nella fisicità di alcuni giocatori: Rabiot che prende palla, compassato, la tocca sei volte, sette volte, sempre verso l’esterno. Bentancur si applica, ci prova anche, però ha questi passaggi sempre puliti e lineari ma mai intuizioni verticali alla Pjanic, che si era trasformato con Allegri in fantasista un po’ più basso. Questa Juve è piatta, ma la cosa più impressionante, e questo mi dispiace dirlo, ma è così , è che dà l’impressione di giocare le partite sempre alla pari con le avversarie, e non è un complimento. Per la Juve è una carenza enorme. Gioca proprio alla pari, nelle situazioni, nelle pieghe della partita, per situazioni, per pericolosità, gioca alla pari con tutte. Ti dà la sensazione che il Bologna possa vincere con la Juve, anche se poi la vince la Juve perchè ha quel guizzo in più.”