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Nonostante siano passati ormai diversi giorni dal Derby d’Italia, ma le polemiche non si sono ancora placate. La direzione di gara dell’arbitro Irrati ha lasciato l’amaro in bocca alla Juventus, con decisioni che hanno fatto discutere e hanno indirizzato la partita verso il successo dell’Inter, con il rigore ribattuto da Calhanoglu. A fare ulteriore chiarezza su quanto è successo domenica sera all’Allianz Stadium è stato l’ex arbitro Massimo De Santis, intervistato da notizie.com. Queste le sue parole: “Io credo che la Var sia un grande strumento a disposizione degli arbitri, ma non fermerà mai le polemiche. Per esempio il rigore dato all’Inter c’è, ma può essere dato solamente dopo averlo visionato al video. In campo un fallo simile, infatti, non viene sanzionato perché non danneggia in maniera esagerata l’avversario. Per quanto riguarda Zakaria, invece, è un problema di fotogrammi. Ci voleva una telecamera in linea orizzontale, ma così non c’è la certezza che il fallo sia avvenuto all’interno dell’area di rigore“.
Poi ha dato la sua opinione sullo sfogo di Corsi, patron dell’Empoli, contro Gianluca Rocchi, durante la partita contro la Fiorentina: “Io credo che a caldo in tribuna sia tollerabile. Poi il presidente dell’Empoli è sempre stato a modo. E poi, preferisco uno sfogo così che davanti alle telecamere”
Sul futuro della Var: “E’ arrivato il momento di abituarci alla tecnologia e i difensori devono fare più attenzione. Ora la cosa più importante, almeno secondo me, è che vengano composte delle squadre di ex arbitri o calciatori che si occupino solo della Var“.
De Santis infine ha detto la sua sull’ipotesi di far parlare gli arbitri a fine partita: “Io credo che sia arrivato il momento di far intervenire i direttori di gara. Tanto se l’errore c’è stato, sono certo che lo riconoscerebbero. Proprio per questo ho apprezzato molto la scelta di far sentire l’audio di Torino-Inter. E credo che se fosse successo prima sarebbe stato anche meglio“.