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Il derby inizia con un Toro volenteroso, che muove il pallone con personalità e si fa vedere in area un paio di volte nei primi minuti, con Szczesny che sventa una minaccia. La Juve reagisce e sfiora il gol con un tiro fuori di poco di Rabiot dopo una grande ripartenza. E al 12′ i bianconeri passano in vantaggio: il calcio d’angolo sul secondo palo battuto da Cuadrado trova De Ligt che schiaccia di testa e batte Milinkovic-Savic. La Juve così prende campo e si avvicina più volte pericolosamente all’area granata. I bianconeri giocano bene e impegnano il portiere avversario con Dybala a metà primo tempo, al termine di una bella azione. La squadra di Allegri mantiene il controllo del match, con quella di Juric che prova a pressare. Nel finale di tempo gli ospiti provano ad aumentare il ritmo ma la difesa juventina fa buona guardia in più di un’occasione, soprattutto con il suo portiere. La sfortuna sembra accanirsi con i bianconeri: dopo aver perso Rugani nel riscaldamento, anche Luca Pellegrini si fa male a fine primo tempo, al suo posto De Sciglio nell’intervallo. Prima frazione bloccata come prevedibile, decisa da un calcio piazzato.
Il Torino inizia con personalità la ripresa, come aveva chiuso la prima frazione e Mandragora impegna un attento Szczesny da fuori. La sorte però non lascia in pace i bianconeri: dopo 7 minuti della ripresa, Dybala chiede il cambio dopo aver scagliato un tiro fuori non di molto. Al suo posto McKennie. La partita continua a essere ruvida e tattica, senza particolari accelerazioni. Ma poco dopo l’ora di gioco arriva il pareggio: bella iniziativa di Brekalo che arriva sul fondo e mette in mezzo per Belotti che buca Szczesny. La gara sembra accendersi e i granata vanno vicini al raddoppio con Mandragora, servito ancora dal croato. L’inerzia sembra andare dalla parte della squadra di Juric, che continua a mettere all’angolo la Juve. Allegri mette mano alla squadra e toglie uno spento Vlahovic e Locatelli, per inserire Kean e Arthur e cercare di invertire l’andamento del secondo tempo.
Una Juventus che è sembrata poco sul pezzo dal punto di vista atletico, a tratti travolta dall’aggressività di un Toro tonico e motivato. Trascinati da Belotti e Brekalo per circa 80 minuti, i granata hanno messo in difficoltà la squadra di Allegri con grande pressing e cattiveria nei contrasti. Male il tridente pesante, con Vlahovic irriconoscibile e un Dybala poco incisivo prima di farsi male, così come Morata più generoso che concreto.