Paolo De Paola è stato ospite dell’editoriale di TMW Radio, durante il quale ha toccato diversi argomenti di attualità del calcio italiano. L’ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport ha parlato del ritorno all’Allianz Stadium, nel match di questa sera tra Juventus e Lazio: “Quello Scudetto non lo ha vinto Sarri: aveva una squadra che è andata avanti col pilota automatico. Quella Juventus era talmente convinta, dopo 9 anni di vittorie, che non necessitava della mano di un allenatore. Ho apprezzato il coraggio di Pirlo che ha provato a cambiare qualcosa, meno la codardia di Sarri che ha subito gettato la spugna, abbandonando la sua idea per farsi trascinare solo dai giocatori“.
L’opinione sulla lotta Scudetto: “Un finale a sorpresa me lo posso aspettare. Il Sassuolo può fare di tutto, prendere 6 gol dal Napoli o vincere partite impossibili. Ha nelle sue corde la capacità di sorprendere. Sarei prudente, la storia insegna“. Il Milan però ha due risultati su tre: “Il doppio risultato può essere difficile da gestire. Può condizionare una squadra abituata ad attaccare dal primo all’ultimo minuto, con pressing alto e intensità. Il Milan deve giocare per vincere, non deve pensare al pareggio, altrimenti rischia“.
Spalletti col suo Napoli si è piazzato terzo: “È un grande allenatore, ma si trova sempre in contrasto con tutti gli ambienti in cui lavora a causa del suo carattere, che è il suo limite. Non si tiene niente e dice in maniera diretta quello che pensa, sempre“. Sul presidente De Laurentiis: “Ragiona da manager e imprenditore, un modo diverso rispetto allo spirito agonistico. Non lo ha proprio nelle corde. In qualche modo cerca di sminuire il periodo di Ferlaino, come se gli scudetti non facessero la differenza. Invece non è così, sono i trionfi che contano nel calcio. La gente di Napoli ancora festeggia e ricorda con piacere quel periodo“.