Dell'Oglio: "Atmosfera surreale, sembra uno scontro tra Vlahovic e la Fiorentina"

Dell’Oglio: “Atmosfera surreale, sembra uno scontro tra Vlahovic e la Fiorentina”

Antonio Dell'Oglio ha rilasciato delle dichiarazioni sulla sfida di stasera e sull'accoglienza che ci sarà per Vlahovic.

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Antonio Dell’Oglio, ex calciatore della Fiorentina dal 1988 al 1993 con 81 presenze e 3 gol, ha detto la sua a TMV Radio sulla sfida tra la viola e i bianconeri. L’ex difensore, nell’intervista, ha trattato principalmente l’aspetto riguardante Dusan Vlahovic, passato nello scorso calciomercato invernale dal club gigliato al club bianconero. Per il classe ’63 l’aspetto ambientale sarà una componente fondamentale della partita di stasera, ricordando quello che successe con Baggio quando proprio Dell’Oglio era un calciatore della Fiorentina e il Divin Codino si era da poco trasferito in bianconero, scatenando l’ira dei tifosi fiorentini, che arrivarono addirittura a protestare in piazza e per la strade a causa del tradimento subito dal Pallone d’Oro 1993. Per l’ex difensore però la situazione di Baggio e quella di Vlahovic sono diverse.

Ecco le sue parole: “C’è un’atmosfera surreale a Firenze: sembra un duello solo ed esclusivamente tra la Fiorentina e Vlahovic ma è più giusto pensare alla gara e a fare risultato. Mi viene in mente quella gara quando affrontammo la Juve e c’era Roberto Baggio: ci fu questa atmosfera surreale, tutti lo fischiarono ma Roberto aveva il cuore viola, lui voleva ancora bene ai tifosi e a Firenze. Secondo me invece Vlahovic sarà un po’ impaurito e secondo me potrebbe partire anche dalla panchina per questo. Però per me la migliore cosa è l’indifferenza, senza fischiare ma pensare solo a sostenere la propria squadra. Nella Juve ci sono assenze pesanti, l’importante sarà non prendere gol e giocarsela a viso aperto a Torino nella semifinale di ritorno”.

Su Italiano e la staffetta in attacco: “Sono un suo estimatore. Sabato è mancato qualche episodio a sfavore. La squadra si caricherà da sola perché la gara è particolare. Ogni giocatore saprà cosa fare. Sono due armi importanti. Italiano dovrà capire chi potrà dare più mano: io punterei più su Piatek”.