Intervistato per la CBS, Alessandro Del Piero ha parlato del suo passato e di un eventuale futuro alla Juventus. Ecco le sue parole: “Il mio unico rammarico della carriera è aver perso la finale degli Europei. Il mio obiettivo principale era vincere trofei, anche se apprezzavo i traguardi personali. Tuttavia, se mi chiedessi se sono felice di segnare tre gol e pareggiare tre partite, ti risponderei di no. Il soprannome “Pinturicchio” mi è stato dato dal nostro ex presidente, una persona incredibile. Egli ha assegnato soprannomi a tutti, come “Raffaello” per Baggio. Con lui c’è stata una situazione particolare, abbiamo giocato insieme solo due anni e nel secondo ci sono state alcune incomprensioni con la società, che poi lo ha lasciato andare. Ho imparato da lui e da tutti gli altri compagni, essendo sempre disposto ad ascoltare”.
Del Piero: “Con la Juventus ho avuto un esperienza unica”
Lo storico giocatore della Juventus ha proseguito: “Il mio primo anno è stato il più difficile. È stato l’ultima stagione di Trapattoni, uno dei più grandi allenatori. Siamo rimasti fuori dalla corsa scudetto, nonostante la Juventus fosse sempre competitiva per il titolo. In Coppa UEFA siamo usciti ai quarti contro il Cagliari, e alla fine di quell’annata sono cambiate molte cose, dall’allenatore alla dirigenza, tutto era nuovo. Mi manca molto il passato, vorrei poter tornare indietro nel tempo. Sono soddisfatto di ciò che sto facendo oggi e non ho rimpianti. Ho ottenuto la licenza di allenatore, anche se al momento non vorrei intraprendere questo ruolo. Tornare alla Juventus? Sarebbe davvero una storia meravigliosa da raccontare. Quello che è accaduto tra me e la Juventus in quel periodo è un’esperienza unica, senza precedenti per un giocatore. Diventare una leggenda della Juventus, giocare persino in Serie B, per poi tornare e vincere ancora. 19 anni sono davvero tanti”.