Il mondo del calcio piange da ieri la scomparsa di Gianluca Vialli, portato via dal cancro contro il quale combatteva da cinque anni. Il suo ex compagno di squadra Alessandro Del Piero, ha parlato a Sky Sport ricordandolo.
“In questi momenti non mi trovo molto a mio agio a parlare, soprattutto nella situazione di Luca. Indubbiamente insieme a Roberto Baggio, sono stati i due esempi più importanti quando sono arrivato alla Juventus. Luca è poi diventato il mio capitano, mi piace ricordarlo così, così lo chiamavo sempre anche ultimamente. Lo è stato sul campo e fuori, una voce decisiva e rassicurante, ispirava fiducia e carisma, determinazione, voglia di mettere il petto in fuori e affrontare ogni sfida, anche se sembrava inarrivabile o insuperabile”.
“La vittoria della Champions del 1996 è nata dalla mentalità costruita nel corso dell’anno precedente quando il mister decise anche con Luca e gli altri di dire giochiamocela tutta e andiamo in attacco. Richiedeva tantissimo sacrificio da parte soprattutto di noi 3 attaccanti e in questo Luca é sempre stato il primo, non si è mai tirato indietro. Quando hai il leader che é il primo a farsi il culo, a picchiare e a prendere le botte è più facile andargli dietro. Quella coppa é stata un cammino straordinario e unico. A fine partita dopo la Steaua dice: ormai se Ale prende palla lì non c’é più bisogno di attaccare il primo palo eh. Poi in disparte mi ha detto: hai fatto un gran gol. Era unico anche in queste cose, strapparti un sorriso nei momenti più di tensione, é una cosa fondamentale”.