De Giovanni: "Al Napoli non c'è una figura come Nedved, Maldini o Zanetti"

De Giovanni: “Al Napoli non c’è una figura come Nedved, Maldini o Zanetti”

Lo scrittore napoletano è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, ospite di Maracanà, dove ha parlato del crollo della squadra di Spalletti.

Ieri il Napoli è caduto a sorpresa a Empoli. La gara del Castellani sembrava ben indirizzata, sul 2-0 per la squadra di Spalletti, grazie ai gol di Mertens e Insigne. Poi il crollo dall’80’: tre gol dei padroni di casa in 7 minuti, prima con Henderson e poi la doppietta di Pinamonti, che hanno fissato il risultato sul 3-2. Addio allo Scudetto per gli azzurri, che ora rischiano anche il terzo posto. Se stasera la Juventus dovesse vincere con il Sassuolo infatti si porterebbe a -1. Per parlare del crollo dei partenopei, lo scrittore Maurizio De Giovanni è intervenuto a TMW Radio, nel corso di Maracanà: “L’ammissione del tecnico rientra nella grammatica del ruolo. Qualsiasi allenatore deve assumersi le proprie responsabilità, è strano Mourinho che invece accusa i giocatori. La realtà è che la società è carente, non c’è una figura carismatica dirigenziale che si pone tra squadra e club. Il Maldini, Zanetti o il Nedved non c’è. Il figlio di De Laurentiis non è una figura di equilibrio, ma di squilibrio. L’ammutinamento del Napoli di Ancelotti si sta riproponendo. Senza questa figura, ogni allenatore viene stritolato a Napoli“.

Una stagione da non etichettare come fallimentare: “Sì, ma va detto che il campionato italiano è stato di basso livello in questa stagione. Bisogna specificare gli obiettivi su cui puntare: se inseguire un sogno, insieme a tutta la tifoseria, oppure limitarsi a una presenza annuale e fissa in Europa, meglio se in Champions, con le colonne d’Ercole fissate agli ottavi dopo un buon girone. Se si sceglie il secondo, allora il Napoli ci è riuscito. Altrimenti la società deve cambiare registro“.

Infine un consiglio al presidente De Laurentiis: “Alla fine di un ciclo, i giocatori che vanno via devono essere sostituiti da quelli che tu, nel tempo, hai allevato alle loro spalle. Elmas, per esempio. Prendendo altri giovani da far crescere. Il Napoli però ha un altro problema. ha bisogno di giocatori che abbiano voglia e che non reputino il club solo come un trampolino di lancio. Altrimenti chi rimane contro voglia, perché magari ha altre offerte, non è utile per ricostruire“.

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