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Il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi ha parlato intervistato dai microfoni di Sportitalia: “Ho detto che nel giorno in cui andrò via, avrò più rammarico per ciò che non è stato fatto rispetto alla felicità di aver conseguito tanti obiettivi. Nelle mie parole non c’è un secondo fine. A Sassuolo sto bene, ho già parlato con la società del mio futuro. Sono riconoscente al club, ricordo da dove venivo quando mi hanno preso. Per me sta al primo posto, sono un privilegiato ad allenare questa squadra, non la mollo facilmente. Resta da capire se sia giusto proseguire insieme, ma per lasciare il Sassuolo devono cacciarmi. Dobbiamo essere avvelenati per ripartire insieme. Spero di poter andare all’estero. Da calciatore sono cresciuto fuori dai confini e vorrei ritentare l’esperienza prima della fine della mia carriera”.
L’allenatore del Sassuolo parla poi del collega Andrea Pirlo, al primo anno di panchina sulla Juventus: “Io penso che sia un argomento delicato da collega a collega, penso che sia poco giudicabile quest’anno. Perché è stato buttato subito in una prima squadra, un po’ di esperienza conta tanto, così come è determinate non fare il ritiro pre campionato. Ci sono poi state partite in cui la Juve è stata bella, non bisogna vederlo solo dopo quest’anno.”
Battuta finale sul centrocampista dei neroverdi Manuel Locatelli: il calciatore è infatti da tempo seguito dalla Juventus, che nella prossima sessione di mercato sembra intenzionata a portarlo a Torino. La squadra infatti, soprattutto nel reparto centrale del campo, subirà una nuova rivoluzione, che darà seguito a quella cominciata la scorsa estate con il ringiovanimento della rosa e con acquisti di calciatori giovani come Federico Chiesa, Dejan Kulusevski, Weston McKennie e lo stesso Arthur, inserito nella trattativa che ha portato Miralem Pjanic a Barcellona. “Locatelli è pronto per qualsiasi tipo di centrocampo” il messaggio di De Zerbi, che ha aperto la strada alla sua cessione.
