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La notizia della creazione della Superlega ha scosso il mondo del calcio italiano. In molti hanno espresso il proprio parere negativo in merito alla fondazione di questa nuova competizione, che penalizzerebbe le squadre considerate “più piccole”. E’ di questo avviso il tecnico del Sassuolo De Zerbi, che alla vigilia della gara contro il Milan ha dichiarato in conferenza stampa quanto segue:
“Non ho piacere a giocare questa partita perché il Milan fa parte delle squadre fondatrici. L’ho detto a Carnevali e ai miei giocatori. Poi se Carnevali mi obbligherà allora andrò, ma devo dire che ci sono rimasto male. Ieri prima dell’allenamento ho parlato con i ragazzi della situazione, di quanto sta accadendo. Ho espresso loro il mio pensiero. Sono molto arrabbiato perché domenica è stato fatto un vero e proprio colpo di Stato, nei contenuti e nella modalità. Potevano farlo alla luce del sole invece di fare comunicati a mezzanotte. Il gioco del calcio è di tutti ed è meritocratico. Il comportamento di questi club va contro il diritto del più debole, al quale impedisci di crearsi la strada. È come se il figlio di un operaio non possa in futuro sognare di poter fare il dottore o l’avvocato. È come se dicessero: “il pallone è mio, gioco io, lo porto via”.
Quest’anno siamo partiti con questa società e questi giocatori con il sogno dell’Europa, poi forse io e la mia società siamo cog… perché ancora sogniamo a differenza di altri. Però qualche risultato lo abbiamo portato a casa. Se questo è il calcio moderno, è una roba che purtroppo non rispetta l’uomo. Non ci interessa se quelle squadre sono indebitate. Queste società sono gestite da potenti e prepotenti, ma non per questo debbono farla pagare alle piccole società che al loro contrario fanno le cose nella giusta maniera”.