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Prende sempre più l’idea di un torneo della Serie A durante i Mondiali di Qatar 2022. La manifestazione si svolgerà per la prima volta non in estate, dopo la fine della maggior parte dei campionati nazionali, bensì in autunno, dal 21 novembre al 18 dicembre. Un collocamento insolito, dovuto al clima estivo torrido del paese arabo. Questo però comporta uno stravolgimento dei calendari e delle preparazioni dei club. I vari campionati nazionali cominceranno, per poi interrompersi per far posto alla manifestazione iridata. Successivamente poi riprenderanno. Ciò vuol dire che molti dei calciatori partiranno con le proprie nazionali e continueranno a giocare nel torneo in Qatar. Altri invece, non convocati o di nazionalità non presenti al Mondiale, resteranno fermi, pur allenandosi.
Da questa situazione è nata l’idea di creare un torneo alternativo durante il Mondiale, per far giocare i calciatori che non saranno impegnati, da disputare negli Stati Uniti. Ne ha parlato all’agenzia Reuters Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A: “Vogliamo mantenere i nostri giocatori in forma mentre promuoviamo il nostro calcio in un mercato che per noi è strategico. Tutti gli impegni sarebbero stati programmati per evitare in ogni modo di sovrapporsi al calendario di Qatar 2022“.
L’idea sarebbe quella di spostarsi negli Stati Uniti in contemporanea con l’inizio dei Mondiali, per creare un torneo della Serie A che tenga in forma i vari giocatori, che continuerebbero a giocare e a misurarsi con agonismo, cosa che verrebbe meno con i soli allenamenti. Ma ci sarebbe anche (e forse soprattutto per certi versi) una ragione di tipo commerciale. La Lega infatti vorrebbe sondare il terreno per l’inserimento del nostro campionato nel mercato americano. Un progetto non semplice da portare a termine, per motivi economici e logistici (bisognerebbe spostare squadre, staff e maestranze varie), oltre che per i permessi da ottenere da Fifa, Uefa e televisioni. Ma l’idea resiste.