Paolo De Paola è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante l’Editoriale. L’ex direttore del Corriere dello Sport e di Tuttosport ha analizzato il lavoro di alcuni allenatori delle big di Serie A. Ieri tracollo a sorpresa della Roma a Udine: “Sicuramente il tonfo della Roma che ha sorpreso tutti. Mourinho è cambiato, sta proponendo una versione diversa dell’allenatore che abbiamo conosciuto in passato. Prende le distanze dai suoi giocatori e questo non è bello. All’Inter non l’ho mai visto fare una cosa del genere, è come se lui fosse il profeta e i giocatori non lo capissero. In positivo sicuramente il Milan che è tornato a livelli altissimi, e poi aggiungerei anche il Napoli che risorge sempre dopo le moltissime critiche anche ingiustificate verso l’allenatore”.
La Juventus sta deludendo: “Allegri è una delusione pazzesca, anche i risultatisti non ne possono più. Sembra un allenatore che si discosta dalla realtà. C’è Vlahovic che fa le stesse cose che faceva Cristiano Ronaldo, chiede alla squadra di salire ma non c’è coraggio. Tutto questo va imputato all’allenatore, dopo alcune prove incerte sentire certe dichiarazioni è completamente contraddittorio. Allegri è pagato profumatamente e di certo non per fare questo genere di dichiarazioni. Hai rivoluzionato la strategia sui giovani, hai voluto accontentare l’allenatore prendendo giocatori esperti, pronti per vincere subito, e l’unico che sta facendo bene è Miretti. Le critiche ad Allegri vanno fatte e bisogna prendere provvedimenti“.
L’Inter ha perso il derby: “Io vedo una mancanza di coesione nello spogliatoio, come se ci fosse un qualcosa che non va in questo momento. È tornata la pazza Inter che ha dei blackout, poi si ricorda la qualità che ha e prova a recuperare la partita come nel derby. Vai sotto 3-1, poi ti riaccendi e Maignan fa un miracolo su Calhanoglu. C’è bisogno di maggior coesione in casa Inter e serve quella chimica che al momento sta mancando“.
Il Napoli invece è in testa: “Spalletti è così, è un allenatore che non ha eletti nella sua squadra. Non fa differenza tra i giocatori, tutti si devono inserire nel suo meccanismo. Proprio per questo è da stimare, è una persona che ispira fiducia. Lui fa muovere e ruotare i giocatori, anche la partita con il Lecce servirà perché tutti si sentiranno parte integrante del progetto”.