De Laurentiis: "Nuova Calciopoli? Non sta a me dirlo. Il problema..."

De Laurentiis: “Nuova Calciopoli? Non sta a me dirlo. Il problema…”

Aurelio De Laurentiis
Il presidente del Napoli ha partecipato alla presentazione del "Codice di giustizia sportiva FIGC" e ha parlato anche dell'inchiesta Prisma

Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare. Il presidente del Napoli ha partecipato alla presentazione del “Codice di giustizia sportiva FIGC”. Sull’inchiesta che riguarda la Juventus: Non ne parlo. Ci penseranno i Magistrati, non è compito mio. Mi spiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia portatore dei valori che dovrebbero essere di esempio per le nuove generazioni. Nuova Calciopoli? Non sta a me stabilirlo.

I problemi del calcio sono profondi: Ho già detto che il calcio è malato dall’alto. Non si vuol capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti con questa tipologia di campionati e non si vuole la rivoluzione copernicana perché poi bisogna essere rieletti… Questo è un problema di tutti coloro che poi sono sottoposti a rielezione, nel mondo della Politica e in quello dell’industria, dei sindacati o dello sport. Nel mondo dello sport, purtroppo, la sorveglianza è latente e la volontà di voler modificare e crearsi delle antipatie è difficile trovarla.

Tra calcio e politica: Il Governo è sempre stato assente, benché il nostro gettito fiscale sia molto importante. Una volta c’erano gli schiavi, ma credete che non ci siano più? Siamo tutti ancora schiavi. Schiavi di una situazione non piacevole. In casa, in ufficio, nella vita di tutti i giorni, nel non essere protetti in maniera fantastica, nel non essere pensionati felici. Molta gente soffre, non riesce ad arrivare a fine mese e questa è una storia che è peggiorata ma che c’è sempre stata. Qual è la panacea per far stare calmi e buoni tutti? Il calcio. Lo Stato non è stupido e lo sa, però lo ignora. Non è stupido. Altrimenti dovrebbe fare in modo che le Leggi sulla modernizzazione del calcio si realizzassero in cinque minuti, perché ci vogliono cinque minuti per cambiare il calcio, visto che è malato ovunque. I conti non tornano”. Intanto Elkann attua una mossa difensiva a sorpresa<<<

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