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Ieri è scoppiata la polemica dopo la comunicazione delle nuove tariffe di DAZN per la prossima stagione della Serie A. Fino allo scorso anno l’offerta era di 19,99 euro. L’abbonamento standard costerà 29,99 euro e con esso la visione in contemporanea sarà permessa solo ai membri della stessa dimora, quelli che condividono lo stesso Ip. Ci sarà poi l’abbonamento Dazn Plus che costerà invece 39,99 euro e permetterà di usare l’account su due Ip diversi.
L’emittente ha anticipato la comunicazione e i clienti avranno sessanta giorni di tempo per decidere se accettare queste condizioni o se recedere. Chi invece pagava 19,99 euro in promozione continuerà a pagare questa cifra fino alla scadenza della promozione. Poi l’abbonamento si rinnoverà a 29,99 euro al mese. Da settembre chi paga 29,99 euro al mese potrà registrare massimo 2 dispositivi e i contenuti in contemporanea si potranno visionare solo se connessi sulla stessa rete internet. Si potrà quindi utilizzare l’abbonamento DAZN in mobilità, ma non se viene usato l’altro dispositivo. Proprio per questo motivo DAZN fa sapere che, al contrario di altri operatori, darà la possibilità di rimuovere/aggiungere dispositivi senza limitazioni temporali.
Sul tema è intervenuto l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo: “E’ appena terminata una delle stagioni più emozionanti di sempre per la Serie A TIM, che solo all’ultima giornata ha assegnato il titolo e stabilito tutte le posizioni valide per la qualificazione alle coppe europee e per la salvezza. Siamo già pronti per tuffarci nel nuovo campionato, il cui calendario sarà svelato il 24 giugno nella prima data utile, proprio per consentire a tutti di programmare al meglio una stagione complicata dalla pausa per il Mondiale in Qatar. Oggi DAZN ha annunciato la propria offerta commerciale, mirata a valorizzare al meglio il prodotto Serie A che si conferma il contenuto ideale per lo sviluppo di qualsiasi piattaforma. I due diversi piani di abbonamento presentati da DAZN consentono all’utente di scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze, in linea con quanto già avviene negli altri paesi europei e nel solco di quanto fatto dagli altri grandi OTT“.