[fncvideo id=675967 autoplay=true] Davide Frattesi, centrocampista del Sassuolo e pochi giorni fa andato in gol all’Allianz Stadium contro la Juventus, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport di vari argomenti tra cui un divertente aneddoto ai tempi della Roma con Claudio Marchisio. Frattesi ha poi parlato dei suoi idoli nel calcio, di centrocampisti e della sua avventura nel settore giovanile della Roma sognando un giorno di diventare una bandiere come Daniele De Rossi. Le sue parole: “Da dove nasce il mio soprannome Principino e se nasce dalle mura di casa? Sì, è stata nonna Stefania a chiamarmi così perché dice che assomiglio a Marchisio. Magari… Al momento ho realizzato circa un milionesimo di quanto ha fatto lui. Claudio è un esempio, una delle persone del mondo del calcio che più mi è rimasta dentro.
Lo conobbi anni fa, quando ero alla Roma. Spalletti mi portò in panchina contro la Juve, chiesi la maglia a Marchisio e lui volle la mia. “E che te ne fai?”, gli dissi. Ieri mi ha scritto un messaggio per farmi i complimenti: bello. I miei idoli e chi è più bravo in Europa nell’inserimento? Mi mette in difficoltà perché non guardo le partite. Se lo faccio, mi viene voglia di andare a correre dietro al pallone in giardino e allora evito. Però posso dirle che la mezzala più forte è De Bruyne, anche se è quasi riduttivo definirlo così; che Marchisio era un modello.
Che Strootman prima dell’infortunio mi faceva impazzire perché aveva forza, corsa e qualità; che De Rossi era il mio idolo e infatti indosso il 16 in suo onore. Se ci sono rimasto male quando la Roma mi ha ceduto al Sassuolo? Sì, da romanista sarei voluto restare. Ma tutto si metabolizza e adesso sono felicissimo di essere al Sassuolo – ha concluso Davide Frattesi -“.