Questa sera la Juventus chiuderà il suo 2022 nel match contro la Lazio. Alla vigilia i due tecnici si sono espressi riguardo alla sosta per il Mondiale. Sarri è stato duro: “Questa sosta la vedo come un insulto al calcio. Se qualcuno mi spiega il movimento qatariota cosa può dare al calcio Mondiale escluso soldi al Manchester City e Paris Saint Germain sono pronto ad ascoltare e cambiare idea. Vai a taroccare campionati di tutto il mondo per un Mondiale in un paese che non ci può dare nulla calcisticamente”.
Allegri in conferenza stampa era stato più diplomatico: “Faccio l’allenatore. Quando mi dicono di giocare giochiamo, quando dobbiamo fermarci, ci fermiamo. Dobbiamo fare il meglio possibile e cercare di vincere. Il resto lo decidono altri”.
Dalle pagine de Il Giornale, Tony Damascelli ha commentato l’imminente sosta. Le sue parole: “Pronti al football interruptus, i campionati di tutto il mondo si fermano, nessuno tra dirigenti e calciatori ha osato fare opposizione alla scelta della Fifa, mai come adesso il calcio viene sospeso non per epidemia, come è purtroppo accaduto, ma per il contagio del denaro garantito dai signori del Qatar“.
Il giornalista ha sposato la linea del tecnico biancoceleste: “Ma ormai è troppo tardi per urlare, ha ragione Klopp ad accusare i giornalisti di non aver affrontato per tempo il problema per poi scaricarlo sugli attori in campo, ha ragione Sarri a considerare il Mondiale in Qatar un insulto, soprattutto perché quella terra nulla ha avuto a che fare con il calcio e la sua storia secolare. Seguendo lo spirito della Fifa si potrebbe giocare soltanto là dove esistono finanze multimilionarie, chi si oppone alla Superleague, è lo stesso che onora gli emiri, l’ipocrisia del calcio continentale. (…). Oggi si chiude, ma dovrei dire che il calcio vero ha chiuso da tempo”.