Tony Damascelli, giornalista, ha detto la sua sulla Juve. Ecco le sue parole su Il Giornale: “Il cambio è una furbata dei dirigenti per salvarsi. Ma che bestia di domenica hanno vissuto John Elkann e la sua orchestra è facile immaginarlo. Da oltre un mese, Motta ha sentito le voci: esonerato, rimandato, delegittimato, ma lui mai ha cambiato quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che hanno quelli che vanno alla Continassa. Lo ha fatto fatto fuori, ma lui per primo non è mai entrato dentro”.
Su Motta

“Motta liquidato da una società fantasma nella quale tutti fanno niente e niente riescono a fare poco, sbagliando il mercato, non trovando lo straccio di uno sponsor, risultando assenti, per modestia, nelle decisioni politiche: la fine di una storia e di una famiglia. Riferiscono che Giuntoli avrebbe detto a Motta: «Mi vergogno di averti scelto» (frase poi abilmente tolta dal circuito), sarebbe più dignitoso andarsene insieme con l’oggetto-soggetto della vergogna. John Elkann prenda spunto da ciò, chi ha sbagliato non può cavarsela, va messo da parte”. Intanto ecco le parole di Cobolli Gigli<<<