La partita di ieri al Franchi contro la Fiorentina ha lasciato ancora una volta l’amaro in bocca in casa Juventus. I bianconeri erano passati in vantaggio al nono minuto con il secondo gol consecutivo di Arkadiusz Milik, bravo a sfruttare il tiro-cross al volo di Filip Kostic. Ma poi, a causa di un’ingenuità su un calcio d’angolo a favore, la squadra di Massimiliano Allegri si è fatta trovare scoperta dietro, prendendo gol in contropiede da Christian Kouamé, imbeccato da Riccardo Sottil. E sarebbe potuto arrivare anche il raddoppio dei viola, con il rigore causato dal fallo di mano di Leandro Paredes. Ci ha pensato però Mattia Perin a salvare il risultato, deviando sul palo il penalty calciato da Luka Jovic, con un grande riflesso. La squadra bianconera è salita così a quota 9 punti in classifica dopo cinque partite.
Dalle pagine de Il Giornale, Tony Damascelli ha analizzato la prestazione della Juventus al Franchi. Questo il suo giudizio: “Ora mi sembra inopportuno ribadire che il problema dei bianconeri sia in campo, con le prestazioni impiegatizie di Locatelli, Kostic, McKennie, Cuadrado ma sia manifesto a bordo campo là dove Allegri si è detto soddisfatto del risultato, dopo aver strillato nei minuti finali «è finita, è finita», che per i tifosi juventini è la frase sognata dell’addio del livornese“.
Il giornalista ha proseguito nel suo commento al match di Firenze, senza lesinare critiche al tecnico della Vecchia Signora: “Non una sola idea di gioco ma scelte da ricco don Abbondio, Vlahovic tenuto a riposo per pavidità, Di Maria e Paredes sostituiti, la Juventus è questa, sotto la maglia niente o meglio c’è soltanto l’arroganza dell’allenatore blindato, da un contratto voluto dal suo presidente. Le previsioni per Parigi erano già preoccupanti per la qualità dell’avversario ma diventano angoscianti dopo la prova di Firenze e le parole del tecnico“.