Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, Tony Damascelli ha analizzato il difficile momento della Juventus. Ecco le sue parole: “La stagione della Juventus è in deficit sia finanziario sia tecnico perché quando un allenatore nella partita che deve vincere fa quelle scelte all’inizio, ti fa giocare una sola punta, tra l’altro Milik, e con Chiesa a 20 metri, e poi ti fa entrare in campo Iling Junior, Cerri, e Nicolussi Caviglia tenendo poi in panchina questo oggetto misterioso che si chiama Alcaraz. Che lui non vede… lo posso dire, lui non vede questo ragazzo”.
Damascelli ha proseguito: “E anche qui, c’è un po’ la dimensione di questa società. La Juventus va a prendere, in prestito, facendo pagare il salario al Southampton questo giocatore, che giocava in Serie B. Il direttore generale del Southampton dice “adesso lui sta lì, impara qualcosa, e a giugno torna da noi”. Ecco, questa è la dimensione della Juventus di oggi. L’Udinese ha giocato come la Juventus e la Juventus contro squadre che giocano come lei non sa cosa fare. Tutto gioco orizzontale, tutto gioco orizzontale con ritmi lenti e per cui ci sono responsabilità dell’allenatore, dei calciatori sicuramente. Tu hai parlato di profondo scollamento tra la società e la squadra compreso l’allenatore, volevo capire, siccome hai accennato però non l’ho capito bene, Giuntoli in tutto questo? Giuntoli è un ottimo professionista, però incominciamo a dire che non segue la squadra sul pullman. Arriva in ritardo agli appuntamenti e non lavora bene con l’allenatore”.