[fncvideo id=679923 autoplay=true]
“Il mister e la società mi hanno detto che hanno tanta fiducia in me e questo è molto importante per me. Anche i tifosi… avevo bisogno anche di questo e sono molto contento. Alla fine penso che qualsiasi persona, in qualsiasi lavoro, in qualsiasi situazione della vita ha bisogno di sentirsi voluto e sentirsi importante. Ed è come mi sento adesso”. Queste erano state la parole di Alvaro Morata alla fine della sessione invernale di mercato, che dopo averlo visto come certo partente da Torino, gli ha invece regalato una nuova vita in bianconero, grazie anche all’arrivo del serbo Dusan Vlahovic, con lo spagnolo che può ora ricoprire il ruolo, a lui più congeniale, della seconda punta.
Morata è il calciatore che ha beneficiato maggiormente dell’arrivo di Dusan Vlahovic all’ombra della Mole, in quanto ha potuto riprendere il suo ruolo di seconda punta muovendosi più liberamente. L’intesa con il serbo, e con Paulo Dybala, sta migliorando partita dopo partita, e il numero 9 bianconero sta dimostrando di poter ancora essere utile alla causa dalle parti di Torino, e sta cercando di convincere la dirigenza a riscattare a fine anno il suo cartellino.
Il realtà la Juventus sarebbe anche disposta a tenere Morata a Torino, ma non alle condizioni stabilite due anni fa con l’Atletico Madrid: dai 35 milioni pattuiti due stagioni fa per il riscatto, i bianconeri vorrebbero scendere fino a 15, pagabili in diverse transazioni. Nel corso della partita di Champions League contro il Villareal la dirigenza della Juventus ha ricevuto e incontrato l’entourage del giocatore, per continuare a parlare del riscatto del numero 9 e dello sconto dell’Atletico sulla cifra per tenerlo a Torino: se la Juventus otterrà lo sconto sul cartellino allora Morata rimarrà sotto la Mole, altrimenti l’Atletico Madrid dovrà trovare una nuova squadra allo spagnolo, che non rientra nei piani di Simeone.